ULTIME NOTIZIE Archivio
Media
31.01.2018 - 21:210
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Lombardi, "il mal di testa non si cura con la ghigliottina". Quadri, "quando c'era il bacino lombardo, la crescita della RSI aveva un senso. E credevo che le falle potessero essere corrette, ora no..."

Ultimo dibattito al Quotidiano, da una parte Quadri e dall'altra Lombardi. Il primo, "non le pare che ci siano cittadini di Serie A e di Serie B?", il secondo: "magari qui, a Melide o nell'Amministrazione si ha qualche sicurezza in più ma si offre un servizio. E le emittenti private sono complementari alla SSR"

COMANO – La RSI proponeva oggi l’ultimo dibattito nel Quotidiano su No Billag, opponendo due pezzi grossi delle due parti: per il sì, Lorenzo Quadri, per il no Filippo Lombardi. Oltre a ripetere i concetti ormai noti, i due si sono scambiati qualche frecciata e hanno toccato aspetti interessanti.

Lombardi ha esordito spiegando che “l’iniziativa ha fatto venire a galla qualche mal di testa legato alla SSR: il mal di testa però si cura con l’Aspirina e non con la ghigliottina”, come a dire: i problemi ci sono ma non bisogna essere troppo drastici, si risolvono in altri modi.

Quadri dal canto suo ha ribadito che la SSR non dovrà per nulla scomparire, perché potrà finanziarsi con abbonamenti, pubblicità e sovvenzioni pubbliche che potranno rimanere per quanto concerne trasmissioni o gruppi di trasmissioni. “Se l’ente pubblico vuole promuovere l’italianità, la cultura o il cinema, per esempio, nulla glielo impedirà”.

È stato chiesto a Lombardi se non ritiene che la scomparsa eventuale della SSR gioverebbe alle emittenti private come la sua TeleTicino, lui ha ribattuto che “credo che le emittenti privati non possano fare ciò che fa la SSR: sono complementari e non sostitutive”.

Il conduttore ha ricordato a Lorenzo Quadri che dodici anni fa difese con un atto in Gran Consiglio l’allora RTSI. “Finchè il segnale poteva arrivare sino all’Italia, col bacino lombardo a disposizione, si poteva promuovere il territorio ticinese, e la crescita della RSI era giustificata. Ora, visto quanto è cresciuta, non lo è più. E se allora credevo che le falle e i difetti si potessero corregere, ora sono convinto che non sia più così”.

Nel finale a domande, quello dove Abate chiese a Bühler se non si vergogna,  Lombardi ha chiesto al suo interlocutore se non sente di tradire Giuliano Bignasca, che riteneva il canone una delle poche questioni interessanti che si riceveva da Berna. Quadri ha tentennato, ricordando che “il Nano fece gli aeroplanini con la fattura del canone. E non è perché riceviamo soldi che dobbiamo accettare tutto”.

Contro domanda: “non ritiene che ci siano posti di lavoro di Serie A, ovvero questi che tutti difendete, e posti di Serie B?”. E Lombardi: “non credo che chi lavora qui, a Melide o altrove sia di Serie A, nemmeno nell’Amministrazione. Magari ha qualche sicurezza in più però offre un servizio pubblico al cittadino”.

Potrebbe interessarti anche
Tags
lombardi
serie
ssr
testa
mal
rsi
ghigliottina
emittenti
falle
crescita
© 2024 , All rights reserved