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11.03.2018 - 12:320
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:51

Dopo il caso di Melide, il direttore di Casa Astra lancia l'allarme: "Ci vuole un numero verde per i senza tetto. E basta dire che l'emergenza non c'è"

“In Ticino ci si perde in un bicchiere d’acqua - spiega il responsabile di Casa Astra-. Siamo in un Cantone pieno di Protezioni civili, palestre e altri spazi che potrebbero benissimo ospitare chi non sa dove andare"

BELLINZONA – Occorre un aiuto concreto dal Cantone per i senzatetto. È l’appello congiunto del responsabile di Casa Astra, Donato Di Blasi, e di don Gianfranco Feliciani, arciprete di Chiasso.

Non è passato inosservato il caso del 35enne trovato lunedì mattina dalla Polizia comunale Ceresio sud sotto il ponte di Melide, di cui ha riferito liberatv. L’uomo è stato soccorso dagli agenti che oltre ad averlo sfamato e dissetato, lo hanno indirizzato aai servizi sociali per consentirgli di una trovare una sistemazione.

Intervistato dal Caffè, il responsabile di Casa Astra consiglia: “Basterebbe istituire una sorta di numero verde per chi non è in regola, non ha una dimora fissa o è straniero e consentirgli di trovare un tetto sopra la testa senza fargli correre inutili rischi”.

E ancora: “Il Cantone - continua Di Blasi -,  tramite la stampa si limita a dire a chi è in difficoltà di rivolgersi ad ambulanza, pompieri e polizia, ma secondo voi una persona che è qui illegalmente chiama la polizia?”.

Sono oltre un centinaio i senzatetto che ogni anno transitano da Casa Astra, 7’500 notti lo scorso anno, quasi un migliaio in più rispetto al 2016.

Dal prossimo inverno - scrive il Caffè - dovrebbe aprire Casa Martini a Locarno per un totale di circa 25 posti letto, mentre in cantiere c’è anche Casa Marta a Bellinzona, un altro edificio da 20 posti letto la cui realizzazione è prevista tra un paio di anni.

“In Ticino ci si perde in un bicchiere d’acqua - spiega il responsabile di Casa Astra-. Siamo in un Cantone pieno di Protezioni civili, palestre e altri spazi che potrebbero benissimo ospitare chi non sa dove andare. L’ho più volte ripetuto alle autorità, come ho consigliato di mettere a disposizione le protezioni civili e le palestre. Cosa mi hanno risposto? Che in Ticino l’emergenza non c’è. Facile dirlo quando nell’emergenza ci sono gli altri”.

“Poi non stupiamoci se accadono tragedie come un paio di anni fa quando un 40enne è stato trovato asfissiato in uno scantinato a Massagno”, conclude Di Blasi.

Anche la parrocchia di Chiasso offre 6-7 posti letto regolarmente occupati. “Abbiamo aperto lo scorso anno per il grande freddo - spiega don Feliciani -, ma anche con il caldo c’è sempre qualcuno che chiede aiuto”.

Stranieri, persone di passaggio, ma non solo. “La parrocchia ospita anche domiciliati come il marito che lascia casa e non trova nessuno che lo ospita”.


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