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Cronaca
05.06.2018 - 12:310
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:51

In Italia fa discutere Fontana, il Ministro per cui le famiglia arcobaleno non esistono. Helvetia Christiana firma una petizione a suo favore

È stata lanciata da SOS ragazzi, un'organizzazione no profit italiana impegnata in pratica contro la Teoria del gender. "Per le sue ottime posizioni sta subendo numerosi e violenti attacchi da parte dei media di regime e della lobby LGTB", si legge. E l'associazione di Giglio aderisce, "firme anche dalla Svizzera"

BELLINZONA – Helvetia Christiana torna a farsi sentire. Il Pride è passato, il Cantone non ha ancora dato risposta al ricorso inoltrato per il no al rosario “di riparazione”, però quello delle cosiddette famiglie arcobaleno è un tema sempre d’attualità.

Lo è principalmente in Italia, ora, perché il neo Ministro per la Famiglia e per le Disabilità Lorenzo Fontana ha idee decisamente forti in merito (seppur non sono le idee dell’intero Governo), sostiene che esse non esistono, per legge. In molti sono insorti, chiedendo di non fare passi indietro relativamente ai diritti civili, e Fontana ha spiegato che temi etici non sono nel programma del Movimento a 5 Stelle.

È a favore della famiglia, ritiene che gli italiani debbano tornare a fare figli e che servirebbero incentivi di vario genere. Per lui, però, la famiglia essa “è quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà”. Si definisce cattolico e desidera perciò cercare di diminuire gli aborti, potenziando i consultori in modo da dissuadere le donne dall’interrompere la gravidanza.

Contro di lui si è scatenato un putiferio. Ma c’è ovviamente chi invece lo sostiene. È il caso  di uSOS Ragazzi, un’organizzazione no profit che così si definisce: “è una campagna nata 21 anni fa con l’obiettivo di difendere la famiglia e le nuove generazioni. Tramite l’informazione, petizioni e campagne portiamo avanti l’impegno a rendere la società un posto sano in cui i bambini possano crescere, contro la “Teoria del gender”, le leggi anti-famiglia e la dilagante disgregazione morale”.

E per Fontana è stata redatta una petizione. “La valanga di critiche e insulti che ha investito il neo Ministro è preoccupante. Noi perô salutiamo con gioia la sua nomina. Veronese, 38 anni, sposato e con una figlia, Fontana infatti è ben noto a quanti si battono in difesa della famiglia naturale. Ha sempre dichiarato con orgoglio di essere cattolico praticante e si è sempre speso con convinzione e energia per i valori che ci stanno a cuore”, si legge. “Per queste ottime posizioni lei sta subendo numerosi e violenti attacchi da parte dei media di regime e della lobby LGBT. Non si lasci intimorire e non si preoccupi. Insieme a tanti alti italiani, le esprimo la mia solidarietà e la incoraggio ad andare avanti nel combattere la buona battaglia”, prosegue la petizione, rivolgendosi direttamente a lui.

Helvetia Christiana, come detto, ha aderito alla petizione. Ce lo ha confermato il presidente Marco Giglio, “firme anche dalla Svizzera per Fontana”. L’associazione che si è fatta conoscere per il mancato rosario dunque prosegue nella sua lotta per i valori cristiani e la famiglia cosiddetta tradizionale. Dal Pride sono passati pochissimi giorni, ma la lotta per i diritti civili è sempre un fronte apertissimo.
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