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Cronaca
03.06.2016 - 16:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

OtherMovie, un ponte culturale fra Est e Ovest

Domenica inizia la quinta edizione della manifestazione luganese no profit, che quest'anno parlerà mi migrazione e toccherà anche Mendrisio e Bellinzona

LUGANO - Questo fine settimana parte OtherMovie Lugano Film Festival, giunto alla sua quinta edizione. La manifestazione è nata cinque anni fa con l'intenzione di portare a Lugano nell'arco di pochi giorni realtà poco conosciute da noi, rassegne che possano tematizzare dal loro punto di vista, un punto di vista diverso, altro - da lì il nome del festival - questioni comuni a tutti. La novità sarà che gli eventi non si concentreranno solo a Lugano e il Luganese, ma toccheranno anche Bellinzona e Mendrisio con serate speciali. Il tema scelto è molto attuale, come si precisa nella presentazione della rassegna: transizioni e migrazioni, cercando di essere un ponte culturale fra Est e Ovest. Il progetto no profit, come da sua tradizione, presenterà al pubblico pellicole provenienti da diversi festival europei, con un occhio di riguardo all'Europa del Sud-Est. Il focus su cui costruire la programmazione e sviluppare i dibatti è legato quest'anno alla tematica degli spostamenti, delle migrazioni, delle divisioni e dei muri che ci spaventano, delle storie di chi è protagonista, di chi parte, di chi resta e anche di chi accoglie. E in quest'ottica il filo spinato, i muri che sempre più spesso caratterizzano confini e menti del Vecchio Continente lasciano spazio nelle intenzioni a chi desidera accogliere, aiutare, comprendere o perlomeno conoscere. Verranno ospitate realtà e performance provenienti da Grecia, Francia, Romania, Serbia, Italia e da quest'anno anche Cuba. In apertura del festival, OtherMovie ospiterà, allo Spazio 1929 di Lugano, un apprezzato artista ticinese: Pierre Casè. Interverranno anche la critica d’arte Maria Will e l’autore, co-produttore e co-regista del documentario “Come in una favola (presentato alla preselezione per Locarno 2016) René Pandis. Il film nasce dal “Bestiario”, raccolta fotografica proiettata durante la serata, che sarà accompagnata dall’innovativo duo musicale ticinese VentNegru, le cui musiche sono state inserite nel film. Tra le serate evento del Festival da non perdere, "A proposito del Medio Oriente/About the Middle East", presentata dalla giornalista Chiara Sulmoni, un'occasione per parlare di Siria, con Shady Hamadi, giovane autore e attivista per i diritti umani siriano. La fotografia, che da sempre riveste un proprio ruolo nel festival, assume in quest’edizione maggior peso. Grazie alla collaborazione con un nuovo partner, Area PangeArt di Camorino gestita da Loredana Müller, sono previste due serate: il 6 giugno, con il progetto “Animae”, una tavola rotonda con professionisti di diversi settori per discutere del legame fra fotografia, cinema, psicologia e musica, mentre il 13 iugno verrà proiettata una selezione di film della quinta edizione della nostra rassegna. L'11 giugno, il festival volgerà lo sguardo ai migranti che dal Ticino sono partiti per cercare fortuna altrove. Allo Spazio Aperto di Bellinzona saranno proiettati alcuni cortometraggi realizzati da Mattia Bertoldi che trattano proprio il tema dell’emigrazione ticinese in California, introdotti dallo storico Nicola Arigoni. A coronare la serata, la granconsigliera e consigliera comunale di Lugano Sara Beretta Piccoli condurrà una conferenza dedicata a uno dei principali archivi culturali del nostro territorio: l'Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla, con l'accompagnamento musicale tematico di Marco Zappa. Per quanto riguarda il centro di accoglienza Casa Astra, il 12 giugno Roberto Rippa - presidente del Movimento dei Senza Voce, associazione che ha fondato e gestisce il centro - e l'artista Al Fadhil modereranno un momento aperto al pubblico, che avrà così occasione di conoscere in prima persona e da vicino le storie e le condizioni di vita di alcuni migranti che vi sono stati ospitati nel tempo nonché la convivenza tra persone di provenienza e esperienze diverse, come pure l'operato di chi li accoglie. Una cena comune, musica, discussioni e naturalmente una selezione di film sul tema della migrazione costituiranno il menù della serata. Come sempre, uno dei fulcri del festival sarà l'ormai consolidata sezione [S]guardo da vicino – che propone e premia i migliori produttori e registi indipendenti, svizzeri e delle regioni limitrofe. Verrà prosposta una selezione di otto film, che saranno presentati alla ArtHouse Lux in un'unica serata, al termine della quale una giuria internazionale consegnerà i riconoscimenti ai più meritevoli.
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