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Cronaca
28.09.2016 - 17:040
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Una seconda Sagra a Balerna? Ma non scordiamoci l'altra faccia di una festa esageratamente alcoolica...

Qualcosa si è rotto fra Municipio e comitato organizzatore, di fatto esautorato. Per le strade, lunedì mattina gli operai comunali puliscono urina e vomito, fra la gente che beveva di uva non ce n'era...

MENDRISIO - La Sagra dell'Uva rischia di scindersi, o meglio, di avere una "consorella". Il Municipio di Mendrisio decide di cambiare l'ente organizzatore? Il comitato, di fatto esautorato, pensa di trasferirsi altrove. La vicenda è di ieri. L'ultima edizione della festa ha attirato 20 mila persone, e a detta degli organizzatori ha funzionato alla perfezione. Già si esultava dicendo che la formula con il biglietto d'entrata a 8 franchi e alcune zone sgombre per permettere un eventuale intervento di sicurezza era ideale. Ma le polemiche dei giorni prima, ove era stato detto che forse sarebbe stata l'ultima Sagra, hanno lasciato il segno. Il Municipio ieri, con un comunicato appositamente stringato, ha deciso di cambiare l'ente organizzatore. Qualcosa si è rotto, è stato detto, ed è un qualcosa che è noto sia all'Esecutivo che al comitato. «Bisogna coniugare l’impegno delle moltissime associazioni volontarie di Mendrisio e dei suoi quartieri con la necessità/volontà di vivere le tradizioni del nostro territorio vitivinicolo ed enogastronomico lungo le vie del centro storico in un ambiente di festa e amicizia», ha scritto il Municipale Marco Romano su Facebook, pur ringraziando chi si è impegnato per tanti anni. Il comitato si è detto sorpreso, e non esclude di organizzare un'altra manifestazione altrove, magari a Balerna, dove tutto è cominciato. Cosa sia successo rimane interno a Municipio e comitato, però non va dimenticato che oltre a tre giorni in amicizia, con risate, compagnia, festa e cibo, c'è anche un'altra faccia della Sagra. Dopo una certa ora, la festa si trasforma in una fiumana di gente che eccede con l'alcol. E poi sporca luoghi pubblici (ivi compresi i bar...) e privati. C'è chi si diverte a manomettere idranti pubblici e chi termina la serata, ormai in mattinata, steso per terra a smaltire i fumi dell'alcool. Normale conclusione di ogni festa? Probabile, ma gli abitanti di Mendrisio, pur amando in maggioranza la Sagra, ritengono che si vada oltre il consentito. Commercianti e ristoratori lamentano un grosso lavoro di preparazione e poco incasso rispetto ad altri anni, complice il ritorno dell'entrata a pagamento. Il giorno dopo parla di operai comunali impegnati a pieno regime a ripulire le strade da vomito e urina (e pensare che i gabinetti pubblici, piazzati appositamente, abbondavano) lasciati da tre giorni di bagordi e bevute in eccesso. Insomma, una sagra lontana dalla tradizione iniziale, dove era quasi un allegro mercato alimentare, oppure un mercato tout court, anche se sono concetti che si ripetono di anno in anno. È forse a questa tradizione che il Municipio vorrebbe tornare ad avvicinarsi, con più uva (che in paese scarseggiava)? I contrasti con il comitato hanno determinato una rottura, chissà che la svolta non possa essere un ritorno al passato.
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