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Cronaca
30.01.2017 - 20:220
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Due preti (o forse di più) e trenta donne. Scandalo nel Padovano, tra sex toys, bella vita, violenza e prostituzione

Un prete è stato accusato dall'amante di averla picchiata e costretta a prostituirsi. Oltre a filmini e orge, si indaga anche sulla provenienza dei soldi usati per cene, ferie e auto. Mentre l'assistente spirituale di Belen...

PADOVA - Un prete, una vita dissoluta, gravi reati ipotizzati e un giro di "colleghi" e donne coinvolte. Il tutto inizia quando il parroco di San Lazzaro, don Andrea Contin, 49 anni, viene denunciato da una coetanea. Fra i due c'era una relazione, condita da botte e dettagli hard. Addirittura, il prete costringeva la donna a prostituirsi, oltre che costringerla ad adescare ragazzini dell'oratorio. Una perquisizione alla canonica ha portato i carabinieri a scoprire un verso arsenale di sex toys da far impallidire "Cinquanta sfumature di grigio": vibratori, fruste, catene, un guinzaglio e una ciotola per animali che don Contin avrebbe regalato alla sua vittima. E non finisce qui, perché si scopre come l'uomo organizzasse una serie di orge con transessuali, e, oltre ad avere una collezione di film hard, filmasse anche le sue prestazioni. Come se non bastasse, conduceva una vita ben al di sopra del suo stipendio da prelato. Addirittura pare si concedesse delle ferie con l'amante nel paradiso degli scambisti, Cap d’Agde, mangia in ristoranti stellati e guida con disinvoltura una Jaguar Rossa. Per passare inosservato, fuori dal paese si spaccia per un avvocato. Le conquiste, poi, a volte don Contin le passa a un amico, don Roberto Cavazzana, che i più attenti gossipari ricorderanno come il prete spirituale di Belen Rodríguez. Alla parrocchia di Carbonara di Rovolon era arrivato nel 2005, per sostituire un altro prete che aveva lasciato la Chiesa perché divenuto padre. A quanto pare, don Cavazzana assiste anche ai divertimenti dell'amico, e non sarebbe l'unico prelato. Le donne coinvolte? 15, 18, forse addirittura una trentina. Sarebbe solo una storia di sesso hard, se non fosse che don Contin, dopo la denuncia dell'amante che ha scoperchiato il vaso di Pandora, non fosse accusato di violenza per averla picchiata e favoreggiamento per averla costretta a prostituirsi. Ma dove prendeva i soldi per le ferie e le cene? Si sta indagando su cinque conti su cui il prelato aveva la firma, oltre che sui bilanci di Casa Michelino, il centro diurno per anziani che gestiva, un’onlus che gode di sovvenzioni pubbliche: c'è un'inchiesta della Regione in merito, ma il sospetto è che i fondi, destinati agli anziani, finanziassero invece la vita dissoluta del prete. Ai giornalisti che si stanno occupando della vicenda, nessuno della onlus ha voluto parlare. In paese, si commenta la vicenda, ma molti negano. I due uomini sono benvoluti, e difesi da cittadini e addirittura sindaci. Qualcuno mormora che queste cose, se fossero accertate, ci sono sempre state. Una storia del genere è quanto meno curiosa, e non smette di suscitare scalpore come quelle soap opere pruriginose e scandalose, di cui spettegolare nei bar e al riparo delle mura di casa, solo che qui è realtà. Per capire fino a che punto, si attendono le indagini.
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