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Cronaca
22.02.2017 - 20:500
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Usura, sequestro di persona, nonché atti di violenza su un richiedente l'asilo: uomo in manette, indagati dei poliziotti

L'arrestato è il titolare di una società di sicurezza con sede a Cadenazzo, i poliziotti avrebbero lasciato un minorenne due ore ammanettato. Nella ditta lavorava l'uomo arrestato per terrorismo

CAMORINO - Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che oggi è stato fermato un 36enne svizzero titolare di una società di sicurezza con sede nel Bellinzonese. Questo nell'ambito di un'indagine che trae origine da alcune segnalazioni relative al mancato rispetto delle norme della vigente legislazione sul lavoro, della legge sulle attività private di investigazione e sorveglianza (Lapis), all'usura, al sequestro di persona e ad atti di violenza nei confronti di almeno un richiedente l'asilo ospitato presso il centro di Camorino dove la ditta, la Argo 1 di Cadenazzo, era attiva. Questa società è stata esautorata dalle sue funzioni. L'attività di sicurezza del centro è già stata affidata ad un'altra società e il suo corretto funzionamento è garantito. In relazione al procedimento sono state effettuate diverse perquisizioni. Secondo quanto indicato in serata dalla RSI, anche alcuni agenti sarebbero indagati per la medesima vicenda. Un mese fa circa un minorenne ubriaco avrebbe dato in escandescenze, e il responsabile della sicurezza chiamò i poliziotti, i quali anziché portarlo al posto di polizia, lo lasciarono ammanettato per un paio d'ore sotto la sorveglianza degli agenti della Argo. L'inchiesta è collegata con quella che ha portato all'arresto di un cittadino svizzero-turco e a far finire sotto inchiesta un altro turco, che potrebbero aver reclutato adepti per l'ISIS proprio nel centro asilanti di Camorino: l'uomo arrestato lavorava infatti alla Argo.
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