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Cronaca
03.07.2019 - 14:360

20 milioni dal Cantone, altrettanti verranno chiesti alla Confederazione per il Programma di attuazione della politica economica regionale 20-23

Tre i settori individuati dal DFE: l'aumento della capacità di innovazione e della competitività delle PMI, l'aumento della competitività e dell'attrattiva del Ticino e delle destinazioni turistiche e le regioni periferiche

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), ha approvato il Programma d’attuazione della politica economica regionale 2020-2023 del Cantone Ticino. 

Oltre a rappresentare la base di discussione con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) per la definizione del budget federale di politica economica regionale, il programma presenta la più ampia strategia di sviluppo economico che il Dipartimento intende perseguire nel prossimo quadriennio. 

La politica economica regionale è da diversi anni un tassello imprescindibile della politica di sviluppo economico del Cantone Ticino e si è dimostrata tale anche nel corso del periodo 2016-2019, un quadriennio in cui sono stati raggiunti numerosi e ambiziosi obiettivi e, non da meno, sono state poste le basi per uno sviluppo armonioso del Cantone. 

In questo solco, e sulla base delle esperienze maturate nel quadriennio trascorso, si conferma la necessità di dare seguito alle azioni intraprese con l’obiettivo di realizzare e consolidare gli obiettivi che il Cantone si è posto.

Pertanto, anche per il quadriennio 2020-2023 le priorità del Programma d’attuazione della politica economica regionale si confermano essere le seguenti: 

1. Aumento della capacità d’innovazione e della competitività delle piccole e medie imprese (PMI): l’obiettivo del Cantone rimane quello di assicurare alle PMI del settore industriale e del settore terziario le migliori condizioni affinché possano rafforzare la loro capacità d’innovazione e la loro competitività, così da affrontare adeguatamente la concorrenza, sia sul piano nazionale che su quello internazionale. In particolare, nel prossimo quadriennio si prevede di rinnovare e intensificare gli sforzi finalizzati al rafforzamento del sistema regionale dell’innovazione, allo sviluppo dell’offerta formativa per PMI, alla costituzione e allo sviluppo di centri di competenza tematici e di reti interaziendali, allo sviluppo di specializzazioni intelligenti, così come alle infrastrutture e allo sviluppo di aree industriali. 

2. Aumento della competitività e dell’attrattiva del Ticino e delle sue destinazioni turistiche: per rilanciare e rafforzare il settore turistico, valorizzando nel contempo il territorio ticinese e la visibilità dell’offerta turistica, per il periodo 2020-2023 saranno determinanti il trasferimento del sapere e dell’innovazione in ambito turistico, la qualificazione degli operatori turistici, le collaborazioni interaziendali, la valorizzazione turistica delle molteplici offerte e il sostegno al riposizionamento delle destinazioni e lo sviluppo di nuovi prodotti innovativi e di infrastrutture turistiche. In questo contesto, occorre che la politica del turismo tenga conto delle trasformazioni in corso dettate dalla digitalizzazione: questo fenomeno porta infatti con sé, oltre che nuove opportunità, anche grandi sfide, che richiedono l’elaborazione di nuove strategie a livello di processi aziendali, modelli commerciali e marketing. 

3. Regioni periferiche: anche nel periodo 2020-2023 s’intende dedicare un’attenzione particolare a supporto dello sviluppo delle regioni periferiche, coordinando e concretizzando le iniziative identificate dai Masterplan con l’obiettivo di potenziare e migliorare la qualità dell’offerta turistica, sia attraverso la messa in rete delle offerte presenti che attraverso la creazione di nuove offerte. Per il prossimo quadriennio sono confermati due ambiti d’intervento: l’implementazione dei Masterplan (Valle di Blenio, Valle Verzasca, Alta Vallemaggia, Centovalli, Valle Onsernone) e il Masterplan Leventina.

Per il raggiungimento degli obiettivi del Programma d’attuazione della politica economica regionale 2020-2023 il Cantone Ticino prevede di mettere a disposizione 20 milioni di franchi e ne richiede altrettanti alla Confederazione. 

A questi importi si aggiungono i 2.65 milioni di franchi previsti per la partecipazione del Cantone al programma d’attuazione intercantonale Programma San Gottardo (PSG) 2020-2023, retto da una convenzione separata e che prevede una dotazione complessiva di 56.5 milioni di franchi. 

Il documento verrà ora inviato alla Segreteria di Stato per l’economia (SECO) e fungerà quale base di discussione per l’allestimento della Convenzione di programma tra il nostro Cantone e la Confederazione. Inoltre, sulla base del programma d’attuazione, durante l’estate verrà allestito il messaggio governativo con la richiesta di credito quadro per lo stanziamento dei fondi cantonali di politica economica regionale. 

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