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Cronaca
24.07.2019 - 10:000

"Non mi piace vivere in una prigione. Hanno chiamato la Polizia perchè alle 22.45 eravamo in giardino e facevamo il bagno!"

Lo sfogo di un lettore, che si è visto arrivare gli agenti: "Si sono scusati subito, sono intervenuti a causa di un vicino. Siamo a fine luglio, non stavamo né urlando né facendo casino"

CASLANO – “Sempre piú mi distacco dalla mentalità malata di questo paese! Non mi piace vivere in una prigione e poi reclamano per il calo del turismo!”. A lamentarsi così non è un albergatore, bensì un privato cittadino (nome noto alla redazione).

Ieri, racconta sui social, si è visto piombare in casa la Polizia, mancavano una ventina di minuti alle 23. Il motivo? Presunti schiamazzi mentre con la sua famiglia stava seduto a bordo della piscina di casa sua.

“Ma in che paese di frustrati viviamo? Alle 22.45 mi arriva la polizia a controllare perché un vicino reclama perché si parla e si fa il bagno in piscina! Nessuna musica alta, 4 persone che parlano sedute a bordo piscina e vedo la pila del poliziotto che si scusa da subito ma é intervenuto a causa di questo vicino!”, scrive indignato.

“Siamo a fine luglio ed é uno schifo che questa gente reclami per delle persone che stanno in giardino senza urlare ne facendo casino! Che vadano in un loculo al cimitero se vogliono il silenzio totale!... Schifato sempre piú!”, conclude.

Certo che d’estate e con questo caldo un po’ più di tolleranza ci vorrebbe, soprattutto se non si è di fronte a musica alta e rumore.

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