Foto d'archivio. Tipress/Benedetto Galli
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10.02.2021 - 14:000
Aggiornamento: 16:33

Gabriella Mereu continua la sua ricerca. "Spiego a fumetti trappole e abbandoni che fanno star male. E il Covid..."

Ora vive in Sardegna, continua a sentire persone online e presenta una pubblicazione in collaborazione con la fumettista Ruffinengo, dove si parla di asma, sciatica, endometriosi, artrite e non solo

CAGLIARI – Ha preparato dei fumetti per spiegare le malattie " in modo leggero, come ho sempre fatto, per alleviare lo stress da diagnosi". Certamente ricorderete Gabriella Mereu, discussa dottoressa, che curava con un metodo chiamato terapia verbale, finita al centro di inchieste de "Le Iene" e più tardi di "Patti Chiari" quando viveva in Ticino.

Ora si trova nella natia Sardegna. “Sento online le persone che ascoltano i miei metodi, mi hanno radiata ma posso conversare, no? Poi se stanno meglio è merito loro. Li invito anche a leggere il significato dei fiori di Bach". È spumeggiante come sempre e, non esita ad affermare secondo la sua passata esperienza come medico omeopata che curava secondo il criterio di medicina da terreno, che “il Covid non esiste, i virus non esistono, sono solo un’ipotesi: non lo dico solo io. Da Pasteur in poi, quanti imbroglioni! …”.

La sua nuova pubblicazione è un fumetto. Uscirà il 20 febbraio ma in prevendita sono già state vendute circa 1'000 copie. “Era da molti anni che desideravo farlo. In questa maniera passerò le informazioni in modo semplice e divertente. Quando l’illustratrice Arianna Ruffinengo mi ha proposto l’idea, ho accettato subito”.

Il libro-fumetto, dal titolo “Gabriella Mereu a fumetti Teatro Mereu La consapevolezza attraverso il malessere” porta sei esempi di trappola e sei esempi di abbandono, alcuni dei motivi per cui, secondo Mereu, l’umanità sta male. "Ho preso i casi più frequenti e li ho raccontati sotto forma di fumetto. Le persone stanno male per problemi legati a trappole, problemi di abbandono, sessuali, di soldi, a madri cattive o padri assenti. Si tratta delle situazioni più presenti”.

Il primo disagio raccontato è l’asma, che Gabriella Mereu legge così: “L’asma si collega alla trappola perché si ha un’escalation dallo stato di oppressione che se non se ne va porta alla sensazione di morire per soffocamento”. L’ endometriosi, invece, “è allusiva al fatto che la mucosa uterina si sposta dalla sua sede, va nella zona muscolare e sierosa, può andare nell’intestino, nelle tube, nell’ovaio, nel peritoneo e non solo. Si possono formare cioè delle zone di migrazione delle mucosa uterina che risponde al ciclo degli ormoni durante il mese. Le donne si possono trovare ad avere dolori addominali perché la mucosa si é spostata in un organo addomminale, per esempio si formano, in corrispondenza delle ovaie, le cosiddette 'cisti cioccolato' , che contengono sangue mestruale”.

Un altro disturbo trattato e purtroppo noto a molti è la sciatica, "che é la manifestazione di quando una persona si sente in trappola , e striscia la gamba in quanto si sente un verme. Anche l’artrite è un esempio di trappola. Chi ce l’ha è una persona che è intrappolata in un lavoro che non ama, per esempio le pulizie. Molte donne che fanno mestieri di servizio hanno facce da principessa, quello che vorrebbero essere, ma devono fare le pulizie, lavare piatti e locali e dunque soffrono di artrite perché nel profondo non è quella la vita che desiderano”.

Parla concitata, felice di esporre il suo progetto, poi si ferma. “Ma le sto raccontando il libro!”, esclama, ridendo. Ma prosegue: “Ovviamente, un conto è sentirlo dire da me e un altro leggerlo”.

Così continua: “Parlo ancora dell’abbandono: da lutti, causato da liti e separazioni, da tradimenti. Quando una donna viene tradita sovente ha una palpebra gonfia che sembra chiusa: richiama l’espressione: ‘chiudere un occhio', che si riferisce a quando qualcuno fa finta di niente, come in un tradimento. Nel linguaggio del malato c’è spesso una espressione popolare o
il problema è espresso in maniera allusiva. Un altro disturbo che parla di tradimento è un dolore, il 'sentire una coltellata' nella schiena. Non mi riferisco solo al tradimento del coniuge, ma anche, per esempio, a quello da parte dei colleghi di lavoro. Gliene racconto una: per la legge di Jung della sincronicità una donna mi ha chiamato proprio mentre il suo fidanzato era con l’amante e io questo l'ho capito dal suo calazio. Dal suo malessere ho appreso subito che si trattava di un tradimento per cui si è liberata del fidanzato e del calazio”.

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