"Non possiamo che prendere atto dello scempio e delle perdite, e andare avanti, augurandoci che alla sconsideratezza e all’empietà possa sempre prevalere il rispetto"
di Lorenzo Tognola e Davide Croci
Siamo estremamente desolati nell’annunciare che il progetto Zucche Nostrane, che promuove l’agricoltura locale rilanciando un alimento tipico prodotto sul territorio ticinese, è stato oggetto di furti in due punti vendita: sono state scassinate le casse delle casette presso il Quartiere Maghetti a Lugano e presso la stazione di Capolago.
Purtroppo, non è la prima volta: anche l’anno scorso siamo stati colpiti. Nonostante quest’anno FutureFarmers si sia munita di fotocamere, non è stato sufficiente ad evitare i furti con scasso.
Siamo desolati nel constatare che, sebbene il progetto – attivo fino a fine novembre – sia stato accolto in modo così positivo ed entusiasta dalla maggior parte delle persone, vi sia anche chi, senza tener conto del lavoro e dell’impegno di coloro che per mesi e mesi si sono dedicati alla crescita e alla lavorazione dei nostri prodotti – vale a dire agricoltori, produttori, impiegati, addetti alla logistica, alla pulizia e alla trasformazione delle nostre bellissime zucche, così come le fondazioni a scopo sociale, gli enti e le organizzazioni che hanno deciso di supportarci – abbia deliberatamente deciso di danneggiarci.
Gli autori di questi gravi atti non hanno avuto nessuna considerazione nemmeno per questo bene locale, che intende valorizzare il territorio, promuovere la cucina ticinese e la sostenibilità ambientale, e di ciò ci rammarichiamo enormemente.
Sconsolati e afflitti, non possiamo che prendere atto dello scempio e delle perdite, e andare avanti, augurandoci che alla sconsideratezza e all’empietà possa sempre prevalere il rispetto, l’altruismo e la considerazione.