La tempesta, di categoria 5, è la più potente mai registrata sull’isola. Scuole e ospedali danneggiati, strade allagate, linee elettriche abbattute

KINGSTON – La Giamaica è in ginocchio. Verso le 18 di ieri, l’uragano Melissa ha toccato terra nei pressi di New Hope, sulla costa sud-occidentale dell’isola, con venti che hanno raggiunto la velocità impressionante di 298 chilometri orari. Si tratta della tempesta più violenta mai registrata nella storia dell’isola.
Prima ancora di colpire in pieno la Giamaica, Melissa aveva già causato la morte di sette persone: tre sull’isola e altre quattro tra Haiti e Repubblica Dominicana. Al momento, non si registrano nuove vittime in Giamaica, ma i danni materiali sono enormi.
Il passaggio dell’uragano ha distrutto infrastrutture, scuole e ospedali, strappato tetti, abbattuto alberi e interrotto la viabilità in diverse zone del Paese. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza corrente elettrica e connessione internet, dopo che i venti – superiori ai 250 km/h – hanno abbattuto linee e pali dell’elettricità.
Melissa ha raggiunto la Giamaica come uragano di categoria 5, il livello massimo sulla scala Saffir-Simpson, riservato ai cicloni con venti oltre i 252 km/h. Durante la notte, la sua intensità è lievemente diminuita, scendendo di categoria. Il ciclone si sta muovendo verso Cuba,
Anne Claire Fontaine, esperta di cicloni tropicali dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale di Ginevra, ha definito Melissa “la tempesta del secolo per la Giamaica”, sottolineando che la combinazione tra lentezza e potenza la rende una delle più pericolose mai osservate nei Caraibi.