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23.03.2017 - 16:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Sgravi fiscali per premiare gli imprenditori "primanostristi"

Con una mozione, la Commissione desidera trovare il modo di favorire fiscalmente chi "non favorisce il dumping e crea valore aggiunto al substrato economico del Ticino"

BELLINZONA – La Commissione per l’attuazione di “Prima i nostri” continua  a lavorare. L’ultima iniziativa parlamentare, in ordine di tempo, riguarda la preferenza indigena per il personale dell’Agenzia turistica ticinese (ATT) e delle Organizzazioni turistiche regionali (OTR). Il primo firmatario è il pipidino Simone Ghisla, che si dimostra attivo nella presentazione di atti.

Ma, come precisano i membri, se nell’ambito pubblico sono state presentate diverse iniziative, “nell’ambito privato ci si è più volte arenati di fronte all’impossibilità di proporre norme di legge che non vadano palesemente a cozzare con la libera circolazione delle persone attualmente in vigore, rispettivamente con la Costituzione federale e gli accordi bilaterali”.

Una serie di incontri, avvenuti su consiglio di Gabriele Pinoja, con  il responsabile del Centro competenze tributarie della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, ha fatto sì che la Commissione pensasse a misure in ambito tributario e fiscale, in particolare con lo scopo di “valorizzare la responsabilità sociale d’impresa mediante misure di defiscalizzazione”.

In merito, è stata presentata, sempre firmata da Ghisla, una petizione che chiede di “conferire un mandato nel limite delle competenze del Consiglio di Stato alla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana”, con un duplice obiettivo: “focalizzare incentivi fiscali volti a favorire investimenti nell’energia rinnovabile, nell’innovazione, nella formazione e nella retribuzione del lavoro”, e di “favorire misure che, quale risvolto secondario, inducano all’assunzione di personale residente”.

Ciò deriva dalla constatazione che il popolo ticinese, in controtendenza rispetto a quello svizzero, ha votato sì alla Riforma III delle Imprese, “ritenendo quindi che alcuni sgravi fiscali mirati, siano una misura fondamentale per garantire competitività alle aziende presenti sul territorio cantonale”.
I deputati dunque “ritengono essenziali sgravi fiscali mirati atti a favorire la responsabilità sociale d’impresa. Il contesto ticinese, caratterizzato da forte pressione sui salari dovuti alla crescente disponibilità di manodopera frontaliera, impone infatti di considerare correttivi in ambito tributario che sappiano premiare il virtuosismo di chi ad esempio non favorisce il dumping salariale ed investe creando valore aggiunto al substrato economico del Canton Ticino”.

“La necessità di raggiungere un obiettivo extra-fiscale permette di derogare al principio della parità di trattamento e risponde ad un interesse pubblico preponderante. Fondamentale sarà assicurare parità di trattamento tra i potenziali beneficiari di queste misure conformemente al principio di proporzionalità”, si legge ancora nel testo.
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