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11.09.2018 - 12:000

"Pregare in luogo pubblico è una strategia per islamizzare il mondo". Il Ghiro lancia una petizione

Il donfatore del Guastafeste, nell'anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle, scrive al Parlamento. "Si vietino le preghiere islamiche nei luoghi pubblici. Aprite gli occhi su un pericolo mortale"

BELLINZONA – 17 anni fa, il mondo assisteva con orrore e sorpresa al crollo delle Torri Gemelle, abbattute, assieme a molte vite, da due aerei. In molti sostengono che il mondo da allora sia cambiato, non vogliamo essere noi a dire se è vero o no. Comunque, Giorgio Ghiringhelli ha scelto proprio questa data simbolica per lanciare una petizione al Gran Consiglio: proibire le preghiere islamiche in luogo pubblico.

“Le preghiere dei musulmani in pubblico, molto diffuse in altri Paesi europei in cui la colonizzazione islamica è più avanzata ( come la Francia , l’Inghilterra, il Belgio, la Svezia, l’Olanda, la Germania ma anche l’Italia ed altri Paesi ) , fanno parte di una ben precisa strategia messa in atto dagli islamisti per conquistare l’Europa : una strategia che consiste nell’ “islamizzare l’ambiente” (ad esempio anche facendo circolare le donne velate e diffondendo il velo islamico nelle scuole ) in modo da abituare grandi e piccini a vivere in un ambiente musulmano, dove i bambini crescendo possano diventare più facilmente musulmani credendosi nativi di questi valori”, sostiene il fondatore del Guastafeste.

“È tempo che i politici, i partiti, i Parlamenti, i Governi ed i giudici dei Paesi occidentali si decidano ad aprire gli occhi sul pericolo mortale che la nostra società sta correndo e prendano le necessarie misure per bloccare la strisciante e sempre più sfacciata islamizzazione dell’ambiente, senza attendere sempre che sia il Popolo a muoversi con il lancio di iniziative popolari. Una di queste misure, ossia il divieto di dissimulare il volto in pubblico, è entrata in vigore in Ticino il 1. luglio 2016 grazie a un’iniziativa popolare approvata il 22.9.2013 dal 65,4% dei votanti. Un’altra era entrata in vigore nel 2009 a livello nazionale dopo l’approvazione a schiacciante maggioranza di un’iniziativa che chiedeva la proibizione di costruire minareti”, afferma, sostenendo come “la recente sentenza del Tribunale federale che ha considerato irricevibile l’iniziativa dell’UDC vallesana mirante a vietare qualsiasi copricapo nelle scuole dell’obbligo” è “irresponsabile e sciagurata destinata a spalancare le porte al proselitismo islamico in tutte le scuole della Svizzera” e dunque urge inserire il divieto a livello svizzero nella Costituzione.

Tornando alle preghiere in luogo pubblico, “si chiede a codesto onorando Gran Consiglio di completare la legge sull’ordine pubblico con una norma che vieti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico o destinati a offrire un servizio pubblico (ev. ad eccezione dei luoghi di culto) la recita di preghiere che contengono riferimenti velati o espliciti di odio e di discriminazione verso i fedeli di altre credenze ( con particolare riferimento alla preghiera rituale che i musulmani praticanti devono recitare cinque volte al giorno a orari prestabiliti e ovunque essi si trovino in quel momento)”.

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