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02.11.2018 - 16:550

Se Asia Bibi fosse ospitata in Svizzera? "Mostreremmo che qui non c'è posto per il fanatismo islamista"

Con una petizione al Parlamento Ghiringhelli chiede che la donna ormai simbolo dei perseguitati cristiani possa venire nel nostro Paese e ottenere la cittadinanza cantonale onoraria

BELLINZONA – Che Asia Bibi sia accolta in Svizzera ed abbia la cittadinanza onoraria cantonale. È quello che chiede Giorgio Ghiringhelli in una petizione al Gran Consiglio, certamente di difficile attuazione, ma simbolico per salvare una donna che è divenuta per molti simbolo dei cristiani oppressi ed ora rischia nel suo paese, il Pakistan, la vita nonostante sia stata assolta dopo 9 anni di prigione.

La vicenda è nota, e la riassume il fondatore del Guastafeste: “Nel 2009 Asia Bibi, una cristiana madre di cinque figli, venne umiliata da alcune donne musulmane per aver bevuto un bicchiere d’acqua da un pozzo a lei proibito in quanto “infedele cristiana” e “impura”. Durante l’alterco la contadina cristiana , secondo le testimonianze dell’accusa, avrebbe difeso la sua fede dicendo “Credo nella mia religione e in Gesù Cristo, morto sulla croce per i peccati dell’umanità. Cosa ha mai fatto il vostro profeta Maometto per salvare l’umanità ?”. Queste frasi furono ritenute offensive dall’imam della moschea di Ittanwali (villaggio del Punjab), Mohammad Salam, il quale denunciò la donna per blasfemia. Nel 2010 la stessa venne condannata all’impiccagione da un tribunale locale e la sentenza venne confermata quattro anni più tardi dalla Corte di Lahore, capitale del Punjab. Negli scorsi giorni la Corte Suprema del Pakistan ha però annullato la pena di morte assolvendo Asia Bibi da tutte le accuse e facendo osservare che secondo il Corano “la tolleranza è il principio fondamentale dell’Islam”.

Ma, appunto, la sua vita è in pericolo, nonostante tutto. E allora chiede al Gran Consiglio “di presentare una risoluzione (iniziativa cantonale) alle Camere federali per chiedere che con procedura d’urgenza venga concesso asilo politico in Svizzera alla signora Asia Bibi, di nazionalità pakistana” e “di concedere alla signora Asia Bibi la cittadinanza onoraria cantonale, in base all’art. 27 della Legge sulla cittadinanza ticinese e sull’attinenza comunale (“Il GC può concedere la cittadinanza onoraria a un confederato o a uno straniero che si fossero resi particolarmente benemeriti del Cantone”)”.

“Da notare che i fanatici islamisti che ora a migliaia scendono in strada per protestare contro la sentenza della Corte suprema del Pakistan avevano già ucciso nel 2011 l’ex-governatore del Punjab, Salman Taseer, reo di aver difeso pubblicamente la causa di Asia Bibi, e nel 2016 il ministro cristiano delle Minorante, Shahbaz Bhatti, che da tempo si batteva per difendere i diritti dei cristiani pachistani, reo di aver difeso la donna e di aver chiesto l’abrogazione della legge sulla blasfemia. E ora gli stessi islamisti minacciano di uccidere sia i tre giudici della Corte suprema e sia l’avvocato difensore di Asia Bibi, il quale avrebbe ringraziato la comunità internazionale per il sostegno dato in questi anni, invitandola ad “aiutarci a rendere il nostro un Paese secolare, e ad abolire la legge sulla blasfemia”, rimarca.

E se quel paese fosse, appunto, il nostro? “Certamente anche le autorità religiose dei musulmani attive in Ticino e in Svizzera condivideranno questa sentenza e saranno d’accordo con quanto richiede questa petizione per offrire asilo e petizione a questa “martire” cristiana ( che a causa di una legge medievale figlia del fanatismo islamista ha trascorso ingiustamente 9 anni in prigione in condizioni terribili ) e alla sua famiglia”, scrive Ghiringhelli. “Tutti buoni motivi in più per lanciare un segnale forte e chiaro a chi pensa che il mondo civilizzato possa accettare senza reagire simili atti criminali , frutto di barbarie e fanatismo religioso. Del resto anche da noi in Ticino, alcuni anni fa, una giovane pachistana costretta a sposare un suo connazionale , era stata uccisa a martellate dallo stesso perché voleva continuare a vivere e a vestirsi all’occidentale. Il conferimento della cittadinanza onoraria cantonale a Asia Bibi servirà anche a sottolineare che in Ticino non v’è posto per il fanatismo islamista”, conclude.

 

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