Quadri non molla. "Disoccupazione ai dipendenti del Casinò? Arriverà un altro atto parlamentare"
Il leghista si aspettava la risposta del Consiglio Federale, ma non ha intenzione di mollare. "Questa assurdità è frutto di accordi internazionali del piffero, che la casta sottoscrive e difende"
CAMPIONE D’ITALIA – Lorenzo Quadri non ha intenzione di mollare: lui la disoccupazione a chi non l’ha mai pagata in Svizzera, segnatamente i dipendenti residenti in Ticino del Casinò di Campione, non la vuol pagare.
“È chiaro come il sole che la situazione non è giustificabile davanti ai lavoratori, ai datori di lavoro ed ai disoccupati svizzeri. Comunque, la vicenda non si chiude qui. Nella prossima sessione delle camere federali (inizio 26 novembre) arriverà un altro atto parlamentare sul tema”, promette.
Ma non è stata una sorpresa, per lui, che il Consiglio Federale dicesse che è corretto pagare. “Come c'era da attendersi, il Consiglio federale conferma che gli svizzerotti "devono" pagare la disoccupazione agli (ex) dipendenti del Casinò di Campione, malgrado questi ultimi non abbiano mai versato i contributi.
Meraviglioso: il Comune di Campione ha gonfiato allegramente organico e paghe della casa da gioco in base a motivazioni politiche (era sua facoltà); poi, quando tutto va in palta, a metterci una pezza arriva l'AD svizzera. Usando i soldi dei contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro elvetici. Una vera goduria! Intanto nel 2012 ai lavoratori svizzeri, che i contributi li hanno sempre pagati, sono state decurtate pesantemente le rendite, con la scusa che "bisogna risparmiare".
Non ha dubbi sulle presunte colpe. “Regali a chi non ha mai pagato, e risparmi sulla pelle di chi ha sempre pagato. Questa assurdità è il risultato di accordi internazionali del piffero, che la casta sottoscrive e difende”.
