L'iniziativa del PLR: "Basta rumore, smog e cemento. Puntiamo a un territorio rigenerato e più vivibile per residenti, turisti e famiglie"
BISSONE – "Basta rumore, smog e cemento: l’autostrada A2 deve finire in galleria. È questo, in sintesi, il messaggio forte e chiaro lanciato dal Distretto PLR di Mendrisio, in collaborazione con la Sezione PLR Val Mara, il Distretto PLR di Lugano e l’Associazione LEA (Libertà, Energia, Ambiente), che hanno promosso una petizione per chiedere la messa in galleria del tratto autostradale tra Bissone e Mendrisio-Chiasso. Un’opera ambiziosa? Sì. Ma, secondo i promotori, "fattibile, necessaria e in linea con quanto già avvenuto altrove in Svizzera".
Il tracciato attuale, spiegano i promotori, compromette la qualità della vita in ampie aree del Basso Ceresio e del Mendrisiotto. “Oggi siamo fuori norma, mancano veri ripari fonici in molte tratte. Vivere accanto all’autostrada significa rumore costante, aria pesante e spazio rubato alla comunità”. La soluzione? "Mettere in galleria il tratto interessato e riqualificare tutto lo spazio liberato, creando zone verdi, piste ciclabili, spazi pubblici e abitazioni attrattive. Il risultato: un territorio rigenerato e più vivibile per residenti, turisti e famiglie".
Nel mirino finisce anche il progetto POLUME, che prevede investimenti superiori ai 2 miliardi di franchi per interventi infrastrutturali. Secondo i firmatari della petizione, però, “questo maxi-progetto non porta benefici reali al Mendrisiotto. Basta un credito aggiuntivo per trasformare radicalmente e definitivamente il nostro territorio”.
Gli esempi concreti non mancano. “A Zurigo-Schwamendingen, a Stansstad o a Lucerna, progetti analoghi hanno portato risultati visibili e misurabili. Anche qui si può fare”, assicurano i promotori della petizione. “I soldi della manutenzione ordinaria previsti per il tratto Maroggia-Mendrisio potrebbero essere dirottati per iniziare i lavori”.
A rafforzare la legittimità dell’iniziativa c’è anche la volontà popolare: il 24 novembre 2024 la popolazione ha bocciato chiaramente l’ampliamento della rete autostradale. “È arrivato il momento di restituire i terreni sottratti negli anni ‘70, e ridare alla gente lo spazio che le appartiene di diritto”. Anche il Consiglio comunale di Mendrisio si è schierato con una risoluzione contro l’attuale impostazione del POLUME.