Iniziativa parlamentare interpartitica. "Il diritto di manifestare resta intoccabile, ma non può essere usato come scudo per scaricare i costi"

BELLINZONA – “Nelle ultime settimane il Ticino è stato teatro di diverse manifestazioni non autorizzate e di iniziative che hanno interrotto la viabilità o creato disordini, imponendo interventi straordinari alle forze di polizia. Situazioni di questo tipo generano costi considerevoli che, allo stato attuale, vengono sopportati interamente dalla collettività”. Inizia così la premessa dell’iniziativa interpartitica elaborata depositata dal deputato UDC Alain Bühler in qualità di primo firmatario.
“Chi non rispetta le regole – si legge – deve assumersi le conseguenze delle proprie azioni, anche sotto il profilo dei costi che esse generano”. “Il diritto di manifestare – precisa Bühler – resta intoccabile, ma non può essere usato come scudo per scaricare costi e disagi sulla collettività”.
L’iniziativa prevede di integrare nella Legge di polizia nuovi articoli dedicati ai casi in cui Polizia e Municipi possono chiedere il rimborso delle spese sostenute in occasioni di manifestazioni non autorizzate o degenerate in atti di violenza o blocchi della circolazione.
La proposta prende spunto da Zurigo, Lucerna e Berna, dove vengono attualizzati meccanismi simili di rimborso parziale o totale. Il principio – si legge nell’iniziativa – è quello della proporzionalità: il rimborso non deve diventare una sanzione politica, ma uno strumento di giustizia contributiva.
“Non si tratta di reprimere il dissenso – sottolinea Bühler – ma di responsabilizzare chi organizza o partecipa a eventi che generano disordini e costi non indifferenti per le casse pubbliche.
Oggi paga la collettività. È giusto che tutti i cittadini, anche chi non partecipa o subisce questi eventi, debbano sostenere la spesa?”
L’iniziativa è sostenuta da 23 deputati di diversi gruppi politici.