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26.11.2017 - 15:120
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Cassis ha detto sì al miliardo di coesione? Per il PS sì, per il PLR è un do ut des, e l'UDC...

Il presidente socialista Levrat fa notare come ritenga impossibile che il Governo abbia dato il via libera nonostante un ipotetico no del Ministro degli Esteri. I democentristi hanno lanciato un'iniziativa parlamentare per chiedere che sia il popolo a esprimersi sulla somma

BERNA - Il miliardo di franchi che la Svizzera ha accettato di corrispondere per contribure al fondo di coesione dell'UE non piace a molti.

La destra urla allo scandalo, ma a prendersela sono molti secondo cui Ignazio Cassis ha fallito la prima prova da Ministro, nonostante la promessa di fare reset in materia di politica verso L'unione Europea.

Se qualcuno infatti sostiene che Cassis abbia cercato di dir di no e che non sia stato ascoltato, c'è chi, come il presidente del PS Christian Levrat, che non ci crede. "Il Governo non può aver votato questo credito senza l'assenso del Ministro degli Esteri", sostiene, convinto che il ticinese abbia detto sì alla misura nonostante il no in campagna elettorale.

L'UDC si è già mosso e ha chiesto, con un'iniziativa parlamentare, che la somma sia fatta approvare dal popolo. Ovvero, i democentristi vogliono un referendum facoltativo e che il tutto venga trattato in fretta.

Dal lato liberale, invece, la presidente Petra Gössi ha fatto sapere come questo miliardo è subordinato al fatto che la clausola ghihliottina venga tolta. Un dare per avere? 

Intanto, Cassis fa già discutere.
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