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28.11.2017 - 09:440
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il reset e il miliardo di coesione. Quadri vuol sapere chi ha votato sì. "Con che maggioranza si è accettato? E il voto popolare..."

Già Chiesa aveva attaccato Ignazio Cassis, sostenendo che il sì mal si sposa con il conclamato reset. Il leghista ora chiede, seppur in modo indiretto, come ha votato il ticinese. L'UDC vuole andare alle urne, e Quadri vuol anche sapere che cosa ne penserebbe il Governo Federale

BERNA - Quel miliardo come contributo al fondo di coesione UE proprio non piace alla destra: l'UDC vuole andare al voto popolare, la Lega si chiede chi era d'accordo. Perchè, come aveva detto anche il democentrista Chiesa, Ignazio Cassis aveva parlato di reset. E invece... Non si sa ufficialmente da che parte si sia schierato, anche se, seguendo il ragionamento del presidente del PS Levrat, difficile pensare che il Governo abbia detto sì di fronte a un no del Ministro degli Esteri.

Nell'ora delle domande, Lorenzo Quadri vuol saperne di più, e in modo indiretto chiede cosa ha votato il ticinese.

Per prima cosa, vuol sapere "quali controprestazioni concrete immagina di ottenere versando questa enorme somma all’UE? Non ritiene il CF che il contributo di coesione costituisca un atto di sottomissione nei confronti dell’Unione europea?"-

Ma poi domanda "con quale maggioranza il CF ha deciso di versare il contributo?". E da qui si dovrebbe capire cosa ha fatto Cassis.

Vuol sapere anche perchè dare il via libera a un nuovo miliardo dopo che il primo non ha fruttato nulla, poi torna alla carica su Cassis, "come si concilia il nuovo contributo di coesione con la politica del "tasto reset" annunciata dal nuovo capo del DFAE? E con le misure di risparmio?".

E infine: "Il CF è favorevole ad una votazione popolare sul nuovo contributo di coesione?", ovvero la volontà dell'UDC.
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