Federali 2023
24.11.2023 - 16:250

Chiesa-Regazzi, la "coppia" che piace mentre Gysin vola da sola

Se contassero solo le schede singole, la verde sarebbe stata eletta assieme al democentrista, mentre Regazzi sarebbe stato battuto anche da Farinelli. Il ticket tutto femminile poco votato, mentre Mirante ha raccolto consensi come secondo nome

BELLINZONA - La coppia più votata al ballottaggio per il Consiglio agli Stati è stata quella composta da Marco Chiesa e Fabio Regazzi, effettivamente poi eletti. I dati relativi alle combinazioni di scelta dei ticinesi dicono che in fondo, anche se non è mai stato dichiarato. Ha convinto poco invece l'idea di affiancare al democentrista, protagonista assoluto sin dal primo turno, Farinelli. Per contro, a sinistra gli elettori hanno fatto i compiti ma è servito a poco.

Le schede secche, ovvero con un solo nome, per Chiesa sono state 15'697. In questa speciale classifica seconda si è piazzata Greta Gysin, che era appoggiata da tutta la sinistra. PS e Verdi avevano chiesto di votare solo per lei, senza scegliere un secondo nome, e lo hanno fatto in 12'820. Alex Farinelli ha superato Fabio Regazzi, 10'14 a 9'958.

Come detto, non ha riscosso successo l'accoppiata Chiesa-Farinelli, votata solo da 6'179 persone, contro le 11'546 che hanno voluto i due effettivamente poi eletti. In 5'01 invece volevano il rappresentante del Centro e quello liberale, senza il democentrista.

Amalia Mirante ha saputo conquistare più preferenza da destra che dal centro, se è vero che in 5'791 l'avevano scelta con Chiesa e solo 2'427 con Regazzi. Un dato curioso che riguarda la rappresentante di Avanti è che ha totalizzato poche schede secche rispetto agli altri.

Il ticket femminile, con appunto Mirante e Gysin, è stato votato da 5'091. Per la verde, però, il "compagno" maggiormente scelto è stato Farinelli, con 5'392 schede con i loro nomi. Ovviamente, in pochissimi hanno optato per lei e Chiesa, ma le posizioni politiche sono parecchio diverse). Resta il fatto che se contassero solo le schede secche, i due sederebbero comunque uno a fianco all'altra.

I dati di come si sono distrbuite le preferenze sicuramente dicono tanto, a partiti e candidati, in vista di alleanze e lavori parlamentari. 

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