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Economia
27.02.2019 - 14:430

"Tutti quei soldi in Italia non me li darebbero no". Grafico esulta per un contratto 3'200 franchi

Ha 20 anni e da 5 mesi cercava lavoro in Svizzera. Ma il contratto collettivo di lavoro Syndicom per il suo ramo prevede, se non si è qualificati, una retribuzione di 3'800 franchi, di più ovviamente se si è qualificati

BELLINZONA – Felice per aver trovato un lavoro a un salario che, per l’Italia, è alto ma che in realtà è sotto il minimo stabilito dal contratto collettivo. E i politici attaccano, in giornate particolarmente sensibili per quanto riguarda il tema del salario minimo, come si sa rinviato probabilmente alla prossima legislatura. Per molti non basta, c’è chi chiede la preferenza indigena e chi vuole misure accompagnatorie.

Intanto, questo giovane frontaliere esulta. Il suo post Facebook è divenuto virale. Ha 20 anni e da 5 mesi cercava un lavoro in Svizzera come grafico, consapevole che alla sua età determinate cifre non le avrebbe trovate, nella Penisola. E ora è arrivato il posto di lavoro, a 3'200 franchi, “e dopo tre mesi in base al mio rendimento probabilmente il mio stipendio aumenterà”, gongola.

Per poi chiedere se, al di là di tutto e del fatto che “tutti quei soldi in Italia non me li darà mai nessuno”, è una retribuzione corretta?

A dire il vero, no. Il Contratto Collettivo di lavoro Syndicom per le industrie grafiche prevede per chi non è qualificato un minimo di 3'800 franchi (3'500 se si parla di operatorie di legatorie industriali), per salire a 4'500 se si parla di qualcuno di qualificato al quinto anno di apprendistato. Insomma, chi sta svolgendo un apprendistato incassa di più di 3'200 franchi.

Eppure questo giovane è contento. Un ticinese difficilmente avrebbe potuto accettare.

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