FEDERALI 2023
Galeazzi e il conflitto in Israele: "UE disunita, Svizzera debole"
Il democentrista: "Abbiamo cercato di rinunciare alla neutralità che ci contraddistingue nel conflitto ucraino, ora vediamo quanto saprà fare sul fronte israeliano. E intanto la NATO cerca di avvicinarsi sempre più al nostro paese"

di Tiziano Galeazzi*

Mentre in Europa è già in corso un conflitto bellico - quello russo-ucraino - si affaccia di nuovo la crisi Medio Orientale, con un atto di guerra e di terrorismo senza precedenti da parte di Hamas contro lo stato di Israele. Una situazione altamente pericolosa, visto che anche i Paesi arabi vicini si trovano confrontati con la scelta di schierarsi o meno. Se da una parte si ipotizza l’aiuto dell’Iran ad Hamas e alle frange terroristiche affiliate, dall’altra vi sono la Siria e il Libano in bilico. Nel mezzo si trovano spiazzati sia Egitto che Giordania.

Secondo quanto abbiamo potuto apprendere dai media, l’operazione di Hamas è stata sicuramente pianificata da mesi o addirittura da anni e finanziata dall’Islam più estremo.

Ancora una volta, ciò è indice di un fallimento in politica estera da parte dell’Europa, o meglio, dell’Unione Europea. Senza coordinamento, senza voce e senza autorità comune. Non riescono a mettersi d’accordo sulla questione dell’immigrazione giornaliera dall’Africa, figuriamoci risolvere la crisi Mediorientale alle sue origini. Un’Unione Europea più disunita che unita, questo oramai è sotto gli occhi di tutto il mondo.

E mentre, in questa nuova grave crisi, paesi come la Russia, la Cina, la Turchia, l’Arabia Saudita, e ovviamente gli USA a un anno dalle elezioni per la presidenza, cercano di difendere ciascun i propri interessi, l’unica certezza sono le vittime di ogni Paese in guerra, costrette a pagare il conto con la vita.

Dal canto suo la Svizzera, che nella gestione del conflitto ucraino si è dimostrata debole, senza voce e senz’anima, rinunciando alla neutralità che la contraddistingue, dovrà ora affrontare un nuovo banco di prova sul fronte israelo-palestinese. Ancora una volta sembrano prevalere la poca chiarezza e la titubanza che purtroppo da anni stanno indebolendo la nostra immagine, sia dentro che fuori i confini.

Senza dimenticare la questione NATO: secondo le ultime notizie, si paventa una prossima apertura degli uffici dell’Organizzazione a Ginevra, con la scusa di poter collaborare meglio con gli altri enti internazionali. Sarà, ma io credo che questa possibilità abbia un altro fine, e cioè - con la classica “tattica del salame” - avvicinarsi sempre più al nostro Paese. Cosi è stato tentato con l’UE, e ora sembra anche con la NATO. Staremo a vedere come evolverà questa ennesima picconata contro la nostra neutralità che sempre più vacilla.

 

*Candidato UDC al Consiglio Nazionale 

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