Federali 2023
24.11.2023 - 10:050

I saluti di Romano: "Mi fermo perchè credo nel sistema di milizia. Il sistema svizzero è geniale"

Dopo dodici anni il rappresentante del Centro non sarà più a Berna. "Non ho mai pensato di fare politica per gli applausi. Non è solo rievocando i tempi passati che si potrà difendere le posizioni acquisite dalla Svizzera"

BERNA - Come sempre quando si aprono nuovi capitoli, c'è chi inizia e chi finisce. Il Mendrisiotto, alla fine, avrà un suo rappresentante alle Camere Federali, ancora un eletto nel Centro, Giorgio Fonio. Prenderà di fatto il posto di Marco Romano, che nei giorni scorsi ha salutato, dopo dodici anni, Berna.

Nella sua newsletter periodica, che a questo punto si ferma, il Municipale saluta i suoi elettori, senza dire nulla in merito a che cosa farà con la politica comunale ma sottolineando le sfide ancora in essere a livello federale. "Con la sessione delle Camere federali di settembre e le ultime sedute di Commissione tra ottobre e novembre, si chiude questa settimana il mio percorso quale Consigliere nazionale. Dodici anni di appassionante, stimolante e gratificante impegno politico nel Parlamento federale al servizio del Paese e del mio Cantone. Ho deciso di chiudere questo capitolo della mia vita perché credo fermamente nel sistema politico di milizia (non siamo professionisti), nella necessità di generare ricambio e nella volontà di costruire un nuovo capitolo della vita, focalizzando sullo sviluppo professionale e sulla vita privata. Auguri ai neoeletti, quanto raggiunto dal Centro è un segnale chiaro", scrive.

Dopo aver ricordato cosa è successo nell'ultima sessione, torna ai ringraziamenti, a "chi mi ha sempre sostenuto e dato fiducia, le elettrici e gli elettori, il mio Partito, gli amici e la famiglia. Quante belle conoscenze ed esperienze in ogni angolo del Paese. Ho sempre apprezzato la critica costruttiva e il contraddittorio sui temi. In un mondo che corre sempre più veloce credo occorra mantenere viva la discussione sui temi quotidiani e su quelli fondamentali, dialogando nel rispetto. Il sistema politico svizzero è complesso. Nella sua genialità, coinvolge decine di migliaia di persone ad ogni livello, con maggioranze che mutano costantemente, senza mai escludersi, valorizzando la concordanza e il compromesso".

"Il presente è contraddistinto da numerose grandi sfide. Penso alla necessità di trovare soluzioni per ridurre i costi della salute. Solo in questo modo sarà possibile alleggerire il peso dei premi di cassa malati che schiaccia numerose famiglie. Le possibilità ci sono, ma oggi tutti gli attori del sistema sanitario hanno il solo interesse di massimizzare le prestazioni e quindi i guadagni. Serve un meccanismo rigido di freno alla spesa come propone l’iniziativa popolare del Centro “Per un freno ai costi” che arriverà in votazione popolare nel 2024. Il contesto internazionale è molto teso. I conflitti sviluppatisi hanno effetti diretti anche sul nostro Paese. La Svizzera gode di una posizione e reputazione privilegiate. Non è stando solo passivi e rievocando tempi passati che potremo difendere le posizioni acquisite. Servono moderazione e volontà di trovare soluzioni, talvolta poco spettacolari, ma essenziali per andare avanti. Vi sono fenomeni globali che non possiamo negare né tantomeno solo fomentare. Le spirali inflazionistiche e i flussi migratori non si risolvono dall’oggi al domani, ma la Svizzera ha istituzioni e strumenti per gestirle e mitigarne gli effetti. C’è chi sceglie di cavalcare i temi, senza reale voglia di risolverli. C’è chi ci mette mano, talvolta anche dividendo le opinioni, ma con il fine di provare a smuovere qualcosa o difendere dei principi chiave", è la visione di Romano per il futuro. 

"Non ho mai pensato di fare politica “per gli applausi”. Si dice SI, ma spesso anche NO. Si cambia pure idea perché ascoltare diversi punti di vista porta arricchimento. Nessuno da solo fa maggioranza. Non tutto è (per fortuna) gestito da Berna. I Comuni e i Cantoni devono conservare responsabilità e margini di manovra. Amo la Svizzera, ho avuto il privilegio di conoscerla nel cuore della nostra democrazia. Mi fermo con la voglia di scrivere nuove pagine di vita, ma sempre come cittadino attento e interessato", chiude..

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