«Sì, per tutti, dai bambini agli anziani. I bambini quando vanno e tornano da scuola entrano e mi salutano, quando ricevono la pagella me la portano da vedere, gli anziani arrivano perché non riescono ad aprire una bottiglia. Tutto questo mi mancherà, e ci abbiamo pensato quando abbiamo deciso. In ogni caso, devo mettere davanti la mia salute, voglio godermi i miei due nipotini. Mi dispiace comunque per la gente, forse più a me che a mio marito, che è meno socievole: per me il contatto con la gente è vita, senza la gente non potrei vivere. I clienti sono anch'essi tristi, in tutti i sensi, per il negozio e perché verrà a mancare la mia presenza sulla strada. D'altronde, tutto ha un inizio e una fine».