LIGORNETTO - Un mese fa, iniziava il provvedimento provvisorio di chiusura del centro storico di Ligornetto in alcune ore del giorno. Erano seguiti giorni di polemiche, sia per i frontalieri costretti a lunghe code o a percorsi alternativi, sia per chi veniva toccato da un flusso maggiore di auto. Non erano mancati i borbottii anche fra gli abitanti, fra chi era in possesso del "bollino", cioè il permesso di passare delle zone chiuse perché residente, e chi no.Un mese dopo, com'è la situazione? I cittadini di Ligornetto si sono adattati perché, come si dice, fatta la legge, trovato l'inganno. «Abbiamo capito che per andare in determinati posti, come la farmacia, la chiesa o il cimitero, il passaggio nel nucleo è consentito anche durante gli orari di chiusura. Diciamo che usiamo ampiamente queste mete per poter passare lo stesso», ammette candidamente al Corriere del Ticino