CRONACA
Gerri Beretta Piccoli rilancia. «I Verdi di Lugano mi hanno fatto tornare la voglia»
L'anno scorso aveva detto di non avere più voglia di fare politica, ma il nuovo gruppo di Schoenenberger lo ha convinto a ricandidarsi
LUGANO - Gerri Beretta Piccoli non molla. L'anno scorso aveva detto di non avere intenzione di ricandidarsi per il consiglio comunale, ma quello che definisce un "vento nuovo", ovvero la presenza della sezione cittadina dei Verdi, lo ha convinto.
Signor Beretta Piccoli, come mai ha deciso di ricandidarsi?
«Ieri sera c'era la prima assemblea allargata dei Verdi, ed è stato chiesto chi fosse disponibile. Nicola Schoenenberger, Tania Taddei e Mattias Schmidt mi hanno detto che senza di me non potrebbero fare gruppo, ed ho accettato per quello. Nella commissioni eravamo in tre, ma di fatto abbiamo lavorato in due dato che Maristella Patuzzi non ha portato molto. È importante confermare il gruppo e dato che riesco a raccogliere più voti degli altri, per vari motivi, mi sono messo a disposizione. Con coloro che hanno reato la sezione di Lugano, ho sempre avuto un buon rapporto perché hanno le idee chiare, dunque ci ho messo un po' di sentimento e mi sono fatto convincere».
Rimane comunque indipendente?
«Sono indipendentissimo. La nostra lista sarà abbastanza corta, non ricandidiamo Patuzzi e Merlo, che non verrà comunque a chiedercelo. I famosi aderenti a "Noi", filo savoiardi, non si sono fatti avanti e non li abbiamo cercati per mettersi in lista. Sono nomi importanti, ma sono anche quelli che hanno portato un disordine non costruttivo. La posizione di Savoia ha creato dei malcontenti».
Il vento nuovo di cui parlava sono i Verdi di Lugano. Le hanno fatto tornare la voglia di far politica?
«Con questo gruppo sì. Ci troviamo anche in settimana per bere il caffè e mangiare, la politica mi piace così, non quando ci si vede solo nelle riunioni per preparare le sedute consiglio comunale. È bello dividere anche altri momenti e un'amicizia, diventa piacevole e non avverto neppure il carico di far parte di diverse commissioni speciali. Serviva un input per tornare a fare i "veri" Verdi e c'è stato».
A proposito di liste a Lugano, cosa pensa di Non5Ma500 di Harry Herber?
«Se si conosce la persona, si capisce che è la lista ah hoc per lui: è una persona che non riesce a stare in un gruppo. La sua lista solitaria è lui. Ho il massimo rispetto, conoscendolo, anche se non credo abbia possibilità di essere eletto. Trovo comunque bello che si metta in gioco e osi, è molto realista e pratico».
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