«La profondità dei traumi e dei postumi dipende dalla gravità dell'accaduto, in ogni caso il maestro ha mistificato il ruolo di colui che doveva guidarli, aiutarli a sviluppare il senso critico, proteggerli, insegnare loro ad amare sé stessi e gli altri e usando la posizione per soddisfare i suoi istinti sessuali, come faranno a fidarsi dell'autorità? Per quanto riguarda la sessualità, se fossero stati toccati nelle parti intime potrebbero avere delle conseguenze, ma dipende come, quante volte, se sopra o sotto i vestiti, dettagli che non sappiamo. Ogni violazione del corpo è inadeguata e lascia segni. Se ne è parlato molto? Ciò che conta è che si parli male di questa persona, invece quello che più si è sentito è la minimizzazione di questi gesti. Come dire, l'ho fatto con uno solo e mi sono comportato bene con gli altri, che si sono ribellati, per questo la pena è così bassa. Trovo vergognoso che quest'uomo sia già fuori. Per reati simili non è possibile, il pedofilo impara che tanto ne esce indenne. Andrebbe almeno licenziato... anche come segnale, al di là che economicamente non cambia nulla dato che col congedo non pagato non percepisce lo stipendio, ma verrebbe licenziato per giusta causa. Anche l'atteggiamento legislativo e da parte della scuola è inadeguato, così è come se andasse a fare un master in America. I bambini hanno avuto il coraggio di ribellarsi, e le sue spiegazioni oltretutto sono state orrende».