«La polemica è un conto, lo scambio deli allegati in un ricorso un altro. Io sto alla presa di posizione del Municipio sul ricorso, che non stava né in cielo né in terra. Ero fiducioso, anche se non si sa mai di fronte a certi abusi e a certe irregolarità non si può pensare che il Consiglio di Stato desse ragione a loro. Sugli argomenti principali ci ha dato ragione in pieno. È una vittoria su tutti i fronti, soprattutto della giustizia e del fare le cose pulite e non dietro le spalle della gente. Se io e gli altri ricorrenti non ci fossimo mossi, tre giorni prima che l'agente iniziasse a lavorare, sarebbe entrato in servizio e nessuno avrebbe più potuto far nulla. Il Municipio ha tentato di ritardare il ricorso, ma io ho mangiato la foglia e l'ho consegnato di persona, ottenendo l'effetto sospensivo per l'uomo, altrimenti l'esecutivo avrebbe potuto mettere in atto l'abuso. Così siamo riusciti a far trionfare la giustizia e il diritto».