«Da un certo punto di vista non è facile ma dall'altro nemmeno troppo difficile. Ci sarà probabilmente un ricorso (quello del PLR, ndr), in cui si chiederà, penso, l'effetto sospensivo. Se esso, come immagino, verrà dato, ciò significa che la situazione rimane quella di adesso. Difficilmente si potranno proporre dei nominativi per l'Ente LAC, e se anche un Ente venisse eletto lavorerebbe sapendo di poter essere provvisorio. Si possono anche calmare le acque, e il tempo può permettere a tutti noi, dove tutti non hanno saputo distinguere il LAC e le sue esigenze dalle persone, di prendere un po' di distacco. Inoltre l'aspetto che rende meno difficile questa transizione è legato al fatto che il Municipio sino ad oggi ha diretto il LAC, e lo ha fatto bene, senza ledere l'autonomia culturale. Se occorre continuare con la gestione del Municipio, non c'è niente di negativo. Se fosse nato l'Ente autonomo avrebbe costituito un elemento appropriato a far spiccare il volo al LAC, liberandolo dalle pastoie politiche e burocratiche, lo credevamo e io lo credo ancora».