LUGANO – Un medico di picchetto, ovvero colui che si chiama quando si ha bisogno durante i festivi, subappalta come se niente fosse il suo turno a un collega, addirittura residente in Italia. È solo una voce, per il momento, che è giunta all’orecchio del gruppo socialista in Consiglio Comunale a Lugano. Marco Jermini, Simona Buri, Carlo Zoppi, Raoul Ghisletta, Tessa Prati, Demis Fumasoli e Antonio Bassi vogliono saperne di più, e interrogano il Municipio luganese.