SAN PIETROBURGO – Un gioco, ma in realtà uno strumento di morte. Abbiamo pensato a lungo se fosse il caso di raccontare, man mano che emergevano in questi giorni i particolari legati alla pratica del “blue whale”, la balena blu, per poi decidere che questo deve essere un articolo per tutti, per i ragazzi che non devono cadere in questa trappola e per i genitori che devono conoscere cosa sta succedendo, per impedire l’irreparabile. In Svizzera ci sarebbe un caso nel canton Vaud, mentre una ragazzina presenterebbe le ferite tipiche in Vallese, in Italia forse un caso a Livorno. Una segnalazione, terrificante, ci è giunta e parla di una giovanissima ragazza ticinese che tramite i social si sarebbe “annunciata” per cominciare a giocare. Va fermata, subito, prima che sia troppo tardi.