I pareri sono diversi, e svariate sono le persone che ne hanno parlato. Tamara Merlo, per esempio, il 4 gennaio aveva postato un lungo messaggio: “l cerva non sta così male da richiedere un intervento immediato (che, di solito, in questi casi è un intervento definitivo...). Sia l'Ufficio caccia e pesca, sia la SPAB (Società protezione animali di Bellinzona) stanno monitorando la situazione e sono in contatto tra loro. C'è dialogo, e questa è sempre una buona cosa. Ho parlato con Emanuele Besomi, che è sicuramente molto esperto di salvataggi e animali in difficoltà. La SPAB e ha le competenze e la struttura per eventualmente intervenire, se fosse necessario. Il problema è che la situazione è delicata. Non c'è "la soluzione": ci sono soluzioni diverse, che però hanno ognuna delle controindicazioni. Per spostare la cerva bisogna sedarla, ma la sedazione è di per sé una procedura rischiosa per l'animale, specie se selvatico e non in perfetta forma. Inoltre l'animale selvatico, di preferenza, non andrebbe spostato: il suo habitat è fondamentale per il suo benessere. Per il momento, quindi, sembra giusto aspettare e dare fiducia alla natura”. Dunque, tutto sono controllo.