Nella vita di tutti i giorni, lavora a contatto con ragazzini, e quel che vede le fa paura. “Ne vedo di problematici sin da piccoli, coi genitori che se ne lavano le mani pensando che se ne debba occupare la scuola, la scuola che dice che l’educazione passa dalla famiglia, e loro crescono problematici. Sicuramente quel ragazzo avrà tanto, ma tanti problemi… Se mi rendessi conto che qualcosa non va e che non ho la competenza per aiutarle, chiederei certamente aiuto, al giorno d’oggi ce ne sono tanti a disposizione, per fortuna. Noto già i piccoli fare scenate che ti lasciano senza parole, si picchiano. Temo anche l’idea che i ragazzi escano una sera, incontrino una persona come questo giovane, e si lascino trascinare”.