CRONACA
Gli "zombie" di Parco delle Groane e il pendolarismo dal Ticino: dove una dose di eroina costa 5 euro
Lo youtuber Lambrenedetto, accompagnato da forze dell'ordine e dal coordinatore dei sindaci della Lega, ha mostrato il dramma di una delle piazze di spaccio più importanti della Lombardia. Ed ecco spuntare passaporti rossocrociati

PARCO DELLE GROANE – È una zona conosciuta, purtroppo, per essere uno dei maggiori punti di ritrovo per chi consuma e spaccia droga, soprattutto eroina, si trova nei pressi di Cesano Maderno. Non vi si entra se non con la Polizia, e anche in quel caso parlare con chi si trova lì non è facile.

Le forze dell’ordine conoscono le persone, spesso sono sempre gli stessi, da tempo, ormai frequentatori abituali. Lo youtuber Lambrenedetto XVI, accompagnato dalla Polizia e dal coordinatore dei sindaci della Lega Dante Cattaneo ci è entrato, e ha scoperto che parecchi individui sono ticinesi. Già, a quanto pare c’è il pendolarismo dell’eroina, che in Lombardia costa meno.

Finalmente incontrano qualcuno che parla: e uno è di Chiasso, ha 38 anni. La Polizia gli controlla i documenti, ma non possono fare nulla. Prende il treno spesso, per recarsi qui, a 15 chilometri da Milano. La dose costa meno, 5 euro appena!

Sono giovani, anziani, ci sono ragazzine, addirittura in minigonna, non parrebbero mai persone che si drogano”, spiega Cattaneo. I volontari raccontano come vengano lasciati in giro siringhe, stagnola, resti di eroina, che viene gettata anche nell’acqua: le modalità di assunzione sono il fumo o l’iniezione. Spesso al Parco delle Groane vengono trovate biciclette rubate dai paesi vicini, oltre a vestiti, scarpe, rifiuti. 

Chi vede lo youtuber avvicinarsi con Polizia e cellulare sparisce, per non farsi riprendere. Ci sono anche segnali che durante la notte vengono illuminati per aiutare a vedere la strada. A spacciare sono solitamente nord africani, racconta Lambrenedetto, con tono teso. “Sono comunque qui a poche decine di metri, pur fuggendo da noi”, sottolinea Cattaneo. “Si sentono sicuri, i corpi estranei siamo noi. Mattina, pomeriggio, sera, è sempre così”. 

La situazione, insomma, è drammatica. “Sono zombie”, dice Lambrendetto. E fra loro, svizzeri e ticinesi. 

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