«Per quanto mi riguarda, sì. Dietro a tutti c'è una questione annosa, dato che la dirigenza cantonale ha altre vedute. Marchesi segue la linea di Pinoja: si era voluto candidare Tuto Rossi alle cantonali, noi come sezione ritenevamo inopportuno politicamente presentare una persona con precedenti di una tale gravità, oltretutto riferita alla Banca dello Stato. Abbiamo dei riscontri di gente che per questo ha votato Lega e non UDC. E Marchesi prosegue su questa strada, puntando nel Bellinzonese su Del Don e Tuto Rossi. Con Del Don avevamo cercato di conciliare, ma poi il suo atteggiamento negli ultimi mesi ha portato allo scontro. Ora ha portato gente, beh... un po' labile. Un'altra cosa che non ci piace affatto è che egli abbia fama di psichiatra che cerca di far mettere in invalidità facilmente, il che va contro i nostri princìpi, visto che l'UDC predica il senso di responsabilità, la sussidiarietà e che lo Stato debba intervenire solo in casi seri. È una opinione condivisa da diversi nostri amici politici, che finora non avevamo mai espresso, ma ormai siamo allo scontro con Del Don (e con la dirigenza cantonale che si intestardisce a difenderlo) e quindi le cose vanno dette fino in fondo».