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15.04.2016 - 12:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

«Governo, sostieni il Gran Consiglio: la richiesta del casellario deve restare in vigore»

Agustoni, Dadò e Fonio interrogano di nuovo il Consiglio di Stato in merito al casellario giudiziale e carichi pendenti, anche alla luce dei nuovi sviluppi

BELLINZONA - Un'interrogazione mai evasa, che torna più che mai attuale, con nuovi interrogativi. Il Ticino rinunciava a chiedere il certificato dei carichi pendenti, e il PPD aveva chiesto lumi al Governo, che non aveva mai risposto. Ora Maurizio Agustoni, Fiorenzo Dadò e Giorgio Fonio tornano alla carica. Oltretutto, come scrivono nel testo, «secondo la stampa nelle ultime settimane il Consiglio di Stato è stato sottoposto a diverse pressioni affinché il Cantone Ticino rinunci alla richiesta del casellario giudiziale nell’ambito della procedura di rilascio o di rinnovo di un permesso G o di un permesso B. Le informazioni in proposito sono poche e imprecise; qualcuno ha ventilato la possibilità di un indennizzo per il Ticino legato all’entrata in vigore del nuovo Accordo fiscale con l’Italia». Non si capisce, però, «se tale indennizzo compenserebbe le eventuali ricadute fiscali negative dell’Accordo fiscale – nel qual caso l’indennizzo, se congruo e versato annualmente, avrebbe una sua logica – oppure se costituirebbe la contropartita per la rinuncia ad una misura di sicurezza come la richiesta del casellario giudiziale, ciò che di tutta evidenza sarebbe assai meno accettabile». Il Gran Consiglio, per contro, desidera mantenere in vigore la richiesta del casellario giudiziale a chi entra regolarmente nel nostro Cantone o addirittura vi risiede (risoluzione cantonale del 23 settembre 2015). Alla luce anche dalle preoccupazioni espresse ieri in merito al mercato del lavoro dall'OCST, i tre pipidini ritengono che «è necessario informare i cittadini in merito agli esiti delle misure introdotte da aprile 2015 così da valutare il potenziale rischio per la sicurezza del nostro Cantone» e auspicano "che il Consiglio di Stato sostenga attivamente la risoluzione del Gran Consiglio, anche in vista della prossima audizione dinnanzi alla competente commissione delle Camere federali». Dunque ripropongono le domande già inviate il 16 dicembre 2015: «1. Da aprile 2015 quante persone, tra quelle che hanno richiesto il rilascio o il rinnovo di un permesso G, hanno presentato un certificato dei carichi pendenti con delle iscrizioni? 2. Quanti permessi G sono stati accordati/rinnovati a persone con iscrizione nel certificato dei carichi pendenti? 3. Quale tipologia di reato era iscritta nei carichi pendenti di persone a cui è stato rilasciato/rinnovato il permesso G? 4. Da aprile 2015 quante persone, tra quelle che hanno richiesto il rilascio o il rinnovo di un permesso B, hanno presentato un certificato dei carichi pendenti con delle iscrizioni? 5. Quanti permessi B sono stati accordati/rinnovati a persone con iscrizione nel certificato dei carichi pendenti? 6. Quale tipologia di reato era iscritta nei carichi pendenti di persone a cui è stato rilasciato/rinnovato il permesso B?» Ne aggiungono poi di nuove, alla luce degli sviluppi: «1. Da aprile 2015 quante persone, tra quelle che hanno richiesto il rilascio o il rinnovo di un permesso G, hanno presentato un casellario giudiziale con delle iscrizioni? 2. Quanti permessi G sono stati accordati/rinnovati a persone con iscrizione nel casellario giudiziale? 3. Quale tipologia di reato era iscritta nei casellari giudiziali di persone a cui è stato rilasciato/rinnovato il permesso G? 4. Da aprile 2015 quante persone, tra quelle che hanno richiesto il rilascio o il rinnovo di un permesso B, hanno presentato un casellario giudiziale con delle iscrizioni? 5. Quanti permessi B sono stati accordati/rinnovati a persone con iscrizione nel casellario giudiziale? 6. Quale tipologia di reato era iscritta nei casellari giudiziali di persone a cui è stato rilasciato/rinnovato il permesso B? 7. Quali passi intende intraprendere il Consiglio di Stato a sostegno della risoluzione cantonale votata il 23 settembre 2015 dal Gran Consiglio?»
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