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19.04.2016 - 09:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il centro destra vince sui radar

PLR, Lega e la Destra ottengono che i radar mobili siano segnalati 200 metri prima: «non facciamo cassetta». Ma per qualcuno è «quasi istigazione a delinquere»

BELLINZONA - Lega, PPD e La Destra ottengono una vittoria nel dibattito in merito ai radar: non si deve far cassetta sulle spalle degli automobilisti, e dunque gli stessi radar vanno segnalati. Il Gran Consiglio si è spaccato su due visioni, quella appunto sostenuta dal centro destra e quella che mira a educare l'automobilista tramite le multe e i flash dei radar. Il tutto era partito da due mozioni, nel 2014, del pipidino Fiorenzo Dadò e dall'allora granconsigliere UDC Marco Chiesa, e dal rapporto favorevole del leghista Badasci. Polizie comunali e cantonale dovranno mettere un cartello 200 metri prima del radar, che devono essere meno mirati a comminare multe e più "amici". La discussione è stata lunga, un'ora e mezza, e il voto tirato, 40 sì, 37 no e un astenuto. I radar fissi sono già segnalati, ora toccherà a quelli mobili. Norman Gobbi dovrà trovare in un anno il modo di implementare la misura. «Di base i margini legali dovrebbero esserci, ma li valuteremo ancora», ha spiegato, dicendo di voler puntare su coerenza e buon senso. Con un voto così tirato, le posizioni divergenti emergono, oltre dagli interventi in aula, anche dai commenti. Secondo i favorevoli, senza segnalazione passava il messaggio che serve più repressione a scapito della prevenzione. Contrario Alex Farinelli del PLR, che sostiene che parlare di misure vessatorie, visto il numero dei radar, è eccessivo. «Inoltre, i radar mobili hanno un effetto educativo, segnalandoli tale effetto verrebbe meno.Ma lo scopo dei dispositivi fissi e mobili non va confuso. I primi segnalano un preciso pericolo, mentre i secondi mirano a educare l’automobilista dicendogli che vi sono delle regole da rispettare». «Certe polizie comunali in vista dei conti consuntivi o perché le casse locali sono vuote piazzano radar per fare non prevenzione, ma cassetta», ritiene il leghista Boris Bignasca, che chiederà che gli introiti delle multe siano destinati al reinserimento dei disoccupati. Per Gabriele Pinoja de La Destra, i radar servono per far prevenzione e non cassetta. Secondo il socialista Saverio Lurati, invece, segnalando la presenza dei radar si farebbe passare un messaggio di impunità: gli automobilisti, presumibilmente, diminuirebbero la velocità nei pressi dei dispositivi per poi accelerare di nuovo. Duro il commento del liberale Franco Celio, «se non è istigazione a delinquere, poco ci manca», Giorgio Galusero dal canto suo ironizza (ma forse non troppo): «Fra un po’ diremo alla polizia di non fare più inchieste per esempio sui reati finanziari». Gina La Mantia del PS dice di aver visto troppi morti sulle strade: Gobbi precisa come, coniugando sensibilizzazione e sanzioni, si è riusciti a diminuire il numero di vittime. «Questi controlli sono il miglior deterrente. Rallegriamocene e invitiamo la polizia a proseguire su questo cammino virtuoso», si rallegra la Verde Tamara Merlo. In nessun cantone i radar mobili sono segnalati 200 metri prima: il Ticino, come col burqa, potrebbe fare da apripista.
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