si è profilato subito come un sostenitore, nonché un amico, di Bosia Mirra, ma affettuosamente la bacchetta tramite il portale GAS social. «Mia moglie mi ha detto una bella frase oggi: “Se tuo figlio fa una c------a puoi insaccarlo, ma rimane tuo figlio e il bene che gli vuoi non scompare”. Ecco. Lisa, questo mi sento di dirti. Anche se entri a piedi pari, come sei solita fare, in quella grande famiglia dell’illegalità fatta per amore, anche se sei in strada insieme a Grüninger e ai ticinesi (leggi qui) che aiutarono illegalmente i cileni a trovare un posto dove riposare i loro pensieri martoriati", ha scritto. «Perché c’è una legge dei codici, scritti da macchine in stanze asettiche e una legge delle persone, che a volte ti fanno fare una cazzata anche se sai che stai per farla. Il partito dovrà biasimarti, lo sai, non ha scelta. Le persone che avevano fiducia in te ora magari sono un po’ spaesate, perché sanno già che i Robbiani e i Quadri rideranno a crepapelle con tutta la feccia che ti attendeva al varco. Perché per loro siamo i buonisti, una razza di c-------i che si fanno intortare dagli immigrati. E poi mica scappano dalla guerra, mica gli hanno ammazzato i parenti. Sono tutti falsi rifugiati, soprattutto quei ragazzini che sanno che come minorenni possono fare il c---o che gli pare. Questo continuano a dire come organetti gli inanimati Robbiani e Quadri. Ma loro non avranno mai nemmeno un briciolo dell’umanità che tu e i volontari di Firdaus avete dimostrato».Un atto che rischia di avere solo una vittima: le persone che in realtà voleva aiutare. È il pensiero del direttore della Regione