Ma così non si può più andare avanti. Lunedì 20 marzo il consigliere nazionale Quadri ha condiviso su Facebook una notizia. Come sappiamo, Facebook non è al giorno d’oggi una piattaforma qualsiasi, è il posto dove moltissime persone – giovani in primis – si informano. Ci sembra dunque il minimo pretendere, almeno dai rappresentanti delle istituzioni federali, che le informazioni condivise non siano palesemente false, manipolate, ingigantite. Cosa che invece è il caso per la notizia condivisa da Quadri, come da lui stesso ammesso in un secondo tempo.