Ay dal canto suo ha risposto, spiegando che il fatto che l’evento sia sponsorizzato da Banca Stato ha a suo avviso il suo peso, e che Curcio è stato ospitato solo dopo aver scontato la sua pena. Ho letto che c’è chi paragona l’ex-ministra israeliana che farà visita in Ticino, patrocinata anche da BancaStato, ad un ex-brigatista arrivato nel nostro Cantone in passato. "Premesso che il Partito Comunista non ha naturalmente alcuna simpatia per le Brigate Rosse (che - non scordiamocelo - hanno assassinato anche operai e comunisti!), la persona in questione è arrivata in Ticino su iniziativa privata, senza sponsorizzazioni pubbliche e comunque solo dopo essere uscito da 25 anni di carcere in cui era finito per “concorso morale in omicidio non premeditato”; la signora Livni è accusata invece di un reato estremamente pesante, come appunto quello di crimini di guerra, e ciò dalla giustizia del Belgio da cui lei sembra voler fuggire. E’ solo questo il dato politico che andrebbe preso in considerazione per valutare l’opportunità che il logo della nostra banca cantonale compaia al fianco del nome di questa persona. E invece leggo reazioni quasi isteriche a riguardo, con tanto di insulti personali, che denotano una imbarazzante subalternità agli interessi (economici e militari) di Tel Aviv. C’è poi chi afferma che si tratta di “problemi grassi”… come se la lotta per la pace e contro il razzismo fossero poco importanti, ma soprattutto non capendo - ed è un problema serio anche di indipendenza - che esiste una parte non indifferente dell’economia svizzera che subisce i diktat del grande capitale sionista (senza parlare dell'esercito)".