“Non credo, nella misura in cui la procedura è molto seria. Bisogna essere sereni riguardo a questo, se è stata così seria e approfondita la verifica da parte del gruppo parlamentare che Cassis stesso presiede, figuriamoci come saranno le audizioni degli altri partiti. Credo che bisogna sapere che è così, non c’è nessuna sorpresa, la democrazia svizzera e le nostre istituzioni funzionano in modo molto serio, senza sconti a nessuno. Nessuno viene accolto con una pacca sulle spalle e invitato in Consiglio Federale, il posto va guadagnato. È un messaggio da far passare ai cittadini. Ignazio deve essere secondo me se stesso, ha un profilo molto chiaro, difende in modo esplicito i valori di riferimento del funzionamento delle nostre istituzioni, in particolare la concordanza, e non deve far altro che proseguire sulla sua strada in modo sereno”.