Con l’introduzione di un salario minimo tarato sul Ticino e uguale per tutti, invece, un datore di lavoro non potrebbe più ingaggiare un lavoratore frontaliere offrendogli un salario inferiore al minimo necessario per vivere in Ticino. Sparirebbero dunque quei posti di lavoro che di fatto possono ora essere accettati solo dai frontalieri, che in Italia possono vivere dignitosamente anche con un salario inferiore al minimo necessario per vivere dignitosamente in Ticino. Inoltre, con l’introduzione di un salario minimo generalizzato, il datore di lavoro non avrebbe più alcun incentivo di tipo economico per preferire un lavoratore frontaliere a un lavoratore residente per lo stesso posto: entrambi gli costerebbero lo stesso.