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05.02.2019 - 09:000

Le liste danno i numeri. Via libera per tutti, tranne Peran e 23 aspiranti deputati

Fra mezz'ora a Palazzo delle Orsoline vi sarà il tradizionale sorteggio per i numeri delle liste. Alcuni candidati al Parlamento potrebbero essere stralciati perchè non hanno presentato il casellario giudiziale

BELLINZONA – Fra poco più di mezz’ora si saprà chi avrà la lista numero 1… Un dettaglio, alla fine, che conta quel che conta, semmai dà adito alla scaramanzia di tutti. Con un sorteggio, si darà il via alla campagna elettorale, nel senso che le jeux sont faits… i candidati sono loro.

Via libera a tutti i candidati per il Consiglio di Stato tranne ad una. Se i dubbi riguardavano due nomi in corsa per LegaVerde, ovvero Werner Nussmbaumer e Xenia Peran, a essere bocciata è stata la seconda, ma non per le vicende giudiziarie. Il medico è eleggibile, per esempio, poiché non lo è chi “è stato condannato alla pena detentiva o pecuniaria per crimini o delitti contrari alla dignità della carica”. Ma in una ipotetica e quanto improbabile elezione, si potrebbe cambiare idea e procedere a una destituzione.

Quindi, perché Peran non è candidabile? Non è iscritta al catalogo elettorale di Lugano, è di fatto una cittadina svizzera residente all’estero. Lei ha presentato ricorso, ma il suo movimento ha invece proposto Giorgio Giacomazzi.

"Confermo e dichiaro di voler ricorrere conto la decisione della corte di appello di Locarno avanti il Tribunale Federale e se del caso anche avanti la Corte EDU Strasburgo dove già pendono ricorsi in tema del difetto di indipendenza della magistratura sia cantonale sia federale" ha affermato l'avvocatessa, sostenendo che il ricorso stesso ha l'effetto sospensivo e dunque la sua candidatura non può essere esclusa prima di una sentenza definitiva. 

Non è ancora ufficiale ma Elisabetta Gianella, in corsa per Più Donne, dovrebbe ritirarsi.

E per il Gran Consiglio? 23 persone non avrebbero presentato l’estratto del casellario giudiziale e dovrebbero di conseguenza venir stralciati oggi dal Consiglio di Stato. La RSI sottolinea come i “tagliati” non provengono dai partiti tradizionali, dove sarebbe tutto in regola, bensì dalle nuove liste, molte questa volta, se si pensa che per il Parlamento correranno ben in 16 (con 757 candidature depositate). Nessun problema per i nomi, come invece era stato quattro anni fa.

E ora si attendono i numeri.

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