POLITICA
Conterà il green pass, non la zona di provenienza: le nuove regole per viaggiare in Europa
L'UE vuole "recuperare un po' di normalità". Il nuovo approccio sarà basato sulla persona e non sull'area geografica di provenienza

BRUXELLES — L’OMS è stata chiara: “L’Europa si avvicina alla fine della pandemia grazie alla diffusione della variante Omicron”. Gli Stati UE, per canto loro, stanno per trovare un accordo per salvaguardare la libera circolazione privilegiando un approccio basato sulla persona e non sull’area geografica di provenienza. L’obiettivo è quello di “recuperare un po’ di normalità”.

Nello specifico, gli Stati UE stanno per approvare un decreto che consente a chi è vaccinato o guarito (o con un test negativo) di spostarsi liberamente. Data la situazione straordinaria, resterà comunque potere dello Stato imporre misure supplementari nel caso in cui lo si ritenesse necessarie.

“La pandemia – ha detto il direttore dell’OMS Europa – ha iniziato una nuova fase. Una volta che l’onda Omicron si sarà placata, ci saranno alcune settimane e mesi di immunità globale, o a causa del vaccino o perché la gente sarà immune a causa dell’infezione e anche un calo a causa della stagionalità. Tuttavia, è presto per parlare di fase endemica del virus”.

Nel dossier al vaglio dei ministri si legge che “i viaggiatori in possesso di un green pass valido (ottenuto in seguito a vaccinazione, a test molecolare o antigenico, a guarigione) non dovrebbero essere soggetti a ulteriori restrizioni alla libera circolazione. In particolare, le persone che viaggiano all’interno dell’Unione non dovrebbero essere sottoposte a quarantena".

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