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“Noi e l’Italia di Giorgia”
Questa sera a Matrioska il dibattito sulle elezioni italiane in agenda questo weekend. Ecco gli ospiti

LUGANO - Domenica gli italiani andranno al voto. Tutto lascia presagire che a vincere - se non a trionfare - sarà il centrodestra e in particolare il partito più a destra della coalizione: “Fratelli d’Italia” di Giorgia Meloni. Se così sarà è verosimile credere che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella affidi l’incarico di formare il Governo proprio a Meloni, che sarebbe la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro in Italia. E già questo è un tema che pone qualche accento d’imbarazzo a sinistra e nell’area femminista: possibile che la prima donna con concrete possibilità di diventare Premier, la esprima la destra?

Donna, sì, ma fascista, secondo i più critici, quindi espressione di un’idea patriarcale della società. Ma più che fascista, scorrendo gli attacchi degli avversari, a Meloni si rimprovera l’impronta sovranista e la vicinanza con alcuni Paesi nel mirino dell’Unione Europea, in primis l’Ungheria di Victor Orban, appena sanzionata dal Parlamento Europeo per aver approvato leggi illiberali e autocratiche. Esiste davvero per l’Italia un pericolo Meloni?

Ma se Meloni ride, i suoi alleati non fanno altrettanto. La Lega di Matteo Salvini appare in grande difficoltà, tanto che un risultato negativo potrebbe portare alla defenestrazione dell’attuale segretario. Forti preoccupazioni si registrano anche in Forza Italia, che potrebbe raggiungere un risultato striminzito alle urne. Tutto ciò pone legittimi dubbi sulla tenuta della futura coalizione di Governo, dove peraltro non mancano serie contraddizioni interne su alcuni temi cruciali. Possono durare o sarà ancora un Governo di passaggio?

Dall’altra sponda dell’arena politica le cose sembrano andare decisamente peggio. Il Partito Democratico sembra fuori partita e arranca in solitaria, anche a causa di una strategia delle alleanze e di campagna elettorale che al momento appaiono fallimentari. Il PD sembra schiacciato in un sandwich tra il Movimento Cinque Stelle, in netta ripresa, sulla sponda sinistra, e il Terzo Polo di Renzi e Calenda sul lato destro, che mira a diventare ago della bilancia alla Macron: drenando voti alle due principali coalizioni. In tutto questo ci si chiede se in Italia, a fronte di una destra forte e identitaria, esista ancora una sinistra e chi la rappresenti.

Dal nostro Paese, e in particolare dalla Svizzera italiana, si guarda con grande curiosità all’esito delle elezioni. I principali dossier, a cominciare da quello della fiscalità dei frontalieri, sono arenati ormai da anni. Con il nuovo Governo cambierà qualcosa? E ci conviene di più un Italia a guida sovranista o europeista?

“Noi e l’Italia di Giorgia” è il titolo della puntata di Matrioska in onda questa sera alle 19.30 su TeleTicino. Ospiti di Marco Bazzi saranno il presidente del PLR Alessandro Speziali, i capogruppo Boris Bignasca (Lega), Ivo Durisch (PS) e Maurizio Agustoni (PPD), Angelo Renzetti, candidato sulla lista Renzi/Calenda e il giornalista Andrea Leoni

Appuntamento dunque per questa sera alle 19.30 su TeleTicino.    

 

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