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20.06.2016 - 11:560
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

«Giovani, donne e ambientaliste: il futuro può essere vostro»

Michela Delcò Petralli esulta per le vittorie di Raggi a Roma e Appendino a Torino. «L'ambiente sarà sempre più al centro». E svela cosa l'ha frenata nella sua carriera...

BELLINZONA - In Italia, è il giorno del trionfo del Movimento Cinque Stelle e soprattutto di due donne, elette sindaco a Roma e Torino. Una delle prime reazioni sul fronte ticinese è venuta da Michela Delcò Petralli, Coordinatrice dei Verdi. Signora Delcò, lei è felice per le vittorie di Raggi e Appendino. L'aspetto saliente è il fatto che siano donne e siano giovani?«Io credo che la popolazione voglia un altro modo di fare politica, meno gridato, più concreto e più tranquillo. Loro sono state premiate anche per la rivoluzione tranquilla che portano avanti, penso sia uno degli elementi che hanno contribuito alla loro elezione. Si ha l'impressione che quando gli uomini fanno politica battagliano come se fossero in guerra, mentre le donne sono più pacate, lavorano più silenziosamente ma lavorano, e di solito è meno appariscente che uscire con toni bellicosi, uno contro l'altro. Così si è sotto i riflettori, però mi domando che cosa rimanga».Roma è una città importante, gli Stati Uniti potrebbero avere un presidente donna, c'è una rivoluzione in corso, concorda?«La signora Raggi mi è piaciuta perché ha detto che era molto lontana dalla politica e quando è diventata mamma e si è trovata a fare lo slalom fra le auto col suo passeggino si è detta che si doveva cambiare qualcosa, il suo impegno è partito da lì. In ambito ambientale ci sono molte donne proprio perché l'ambiente tocca le generazioni future, i nostri figli, e malgrado tutto c'è più sensibilità delle donne e delle mamme. La donna eletta a Torino mi piace anche molto, ha sostenuto la battaglia NoTav, dunque è una battagliera, ora vedremo che cosa riusciranno a fare e se potranno lavorare all'interno dei loro gremi. Per quanto concerne la Clinont, per farsi sentire in America ci vuole ben altro che la politica gentile, soprattutto con un avversario come Trump!».Giovani, donne e ambientaliste, da quanto ha scritto su Facebook saranno le caratteristiche vincenti del domani...«Per me è tardi, sono giunta alla politica tardi, e mi dispiace, ma ritengo che ci siano delle giovani donne all'interno dei Verdi, come Greta Gysin, Jessica Bottinelli, Simona Arigoni e altre che sono brave a cui auguro molto successo. Bisogna dire che le donne hanno un fortissimo senso di autocritica, che è quello che personalmente mi ha tarpato le ali per molto tempo. Ci riteniamo meno brave degli uomini e questo blocca, bisogna imparare a dirsi che si è valide quanto loro, se non meglio, anche se non si hanno l'atteggiamento bellicoso e le sparate che mettono in prima pagina. Il lavoro va fatto bene, dietro le quinte, con serietà e con obiettivi chiari».Anche in Ticino i tempi sono maturi e si è stufi della politica urlata?«Ho aperto il mio anno di coordinamento dei Verdi dicendo che volevo cambiare il modo di comunicare e questo è uno degli obiettivi, ovvero fare una politica più concreta, seria e a lungo termine». A proposito di ambiente, cosa pensa dell'attacco leghista a Zali?C'era da aspettarselo, no? Io credo che la maggior parte delle persone non capiscono che è la stessa storia dell'acqua potabile. Quando l'acqua che scorre nei rubinetti supera una certa soglia è dichiarata non potabile, che differenza c'è con l'aria? Solo che non la vediamo! La respiriamo, e se è inquinata servono interventi».L'ambiente sarà un tema cruciale nella politica in futuro?«Penso che l'ambiente sarà sempre più al centro della politica, è la situazione globale che ce lo impone. Siamo in un'emergenza climatica e prima o poi tutti devono affrontare il tema, non si `può dire che non si possono limitare le nostre libertà personali: di fronte a un'emergenza bisogna cambiare il modo di comportarci. Questo emergerà sempre più e Zali è una persona coraggiosa che vuol far capire che vanno cambiate le abitudini in relazione ai mezzi di trasporto. L'automobile causa inconvenienti e saperlo è già qualcosa. C'è chi non ha mai preso un mezzo pubblico, un treno o non cammina...».
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