Un’AVS forte, con rendite adeguate al costo della vita, è una sicurezza non solo per chi oggi già ne beneficia, ma anche e soprattutto per le future generazioni. Non è un mistero che le Casse pensioni sono sotto pressione e le rendite, soprattutto per chi è nato dopo il 1960 sono in costante diminuzione. A Palazzo federale inoltre si sta deliberando attorno alla “Riforma Previdenza per la vecchiaia 2020” che prevede nuovi tagli e smantellamenti del sistema pensionistico. Le nuove generazioni entrano nel mondo lavoro sempre più tardi, con occupazioni precarie e dovranno considerare periodi di sottoccupazione e disoccupazione più o meno lunghe: un precorso professionale che incrina ulteriormente le prospettive pensionistiche. Come compensare questa diminuzione? L’unica risposta è il rafforzamento dell’AVS, il cui rapporto prezzo/prestazione è rimasto pressoché stabile dalla sua creazione. I suoi meccanismi di finanziamento infatti permetteranno anche ai e alle giovani di poter contare su future rendite: è evidente infatti che ci saranno sempre dei lavoratori in Svizzera che contribuiranno, mentre sulle fluttuazioni del mercato finanziario, come dimostrato in questi anni, non ci si può affidare. E se il pensionamento dei baby-boomer preoccupa qualcuno, ricordiamoci che si tratta di un periodo transitorio sopportabile. Dal 1975 ad oggi il numero di pensionati è più che raddoppiato, mentre il numero di persone attive è passato da 2'800'000 a 4'040’000 del 2013 senza per questo che si sia registrato un deficit nelle casse AVS.Dall’aumento delle rendite permesso dall’iniziativa AVSplus trae beneficio la maggioranza della popolazione, in particolare le donne e i giovani oggi confrontati con situazioni finanziarie poco sicure.