La tassa di circolazione, infatti, non verrà più decisa unilateralmente dal Consiglio di Stato ma sarà il Gran Consiglio a fissarla e i cittadini ticinesi avranno sempre la possibilità di avere l’ultima parola con l’ausilio dell’eventuale referendum. Il nostro atto parlamentare, come comunicato alcune settimane fa in vista del messaggio sulla riforma della tassa, resta congelato in attesa degli sviluppi parlamentari in merito. Ciò che ci aspettiamo dalla nuova tassa è che rientri nella media nazionale, che sia a livello del reddito mediano ticinese, e soprattutto che serva esclusivamente a coprire i costi dell’infrastruttura stradale.