TRIBUNA LIBERA
Legge Covid, "scelta più ragionevole"
Il consigliere nazionale PPD: "Abbiamo bisogno di una strategia vincolante dalla crisi che riporti a una normalizzazione"
TIPRESS

*Di Fabio Regazzi

Tra i temi in votazione il prossimo 28 novembre, quello della modifica legislativa del marzo 2021 alla legge COVID-19 – sulla quale siamo chiamati ad esprimerci essendo stato chiesto un referendum – scalda di certo gli animi. In un clima di tensioni, voci contrarie e critiche, la questione “certificato sì, certificato no” (perché di questo, in fondo, si tratta) divide la società. C’è chi la ritiene una prima via verso la libertà, chi invece la vede d’intralcio in una nazione che ha scritto la libertà di scelta sempre in grassetto.

La pandemia ha costretto il Consiglio federale a intervenire in modo rapido ed incisivo per proteggere le persone e le imprese. Queste ultime, in particolare, necessitano di provvedimenti da parte della politica che permettano di limitare i danni economici subìti ed evitino loro il rischio di un’ulteriore crisi e reazioni negative a catena. La legge concede al Consiglio federale poteri definiti per un periodo di tempo chiaramente limitato e conferisce al Parlamento e ai cantoni un ruolo vincolante.

Senza la legge, il Consiglio federale potrebbe in linea di principio agire senza restrizioni e da solo. E senza la possibilità di utilizzare i certificati, vi è il rischio reale che il governo ricorra nuovamente a misure estreme come quarantene, lockdown e altre misure privative della libertà. Le reazioni politiche ad un No alla legge porterebbero poi ad un’insicurezza della pianificazione per le imprese, così come ad un ulteriore onere amministrativo. Questi scenari sarebbero catastrofici per la nostra economia e in particolare per certi settori fortemente toccati dalla crisi.

Abbiamo bisogno di una strategia di uscita vincolante dalla crisi che riporti ad una normalizzazione. Un sostegno alla legge COVID-19 è dunque un sostegno alla lotta alla pandemia, contro la quale, ormai, non possiamo più agire in maniera divisa. Una scelta che può lasciare anche qualche dubbio, ma che resta comunque la più ragionevole.

*Consigliere nazionale PPD

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